Calcio crac, mafie pronte ad agguantare il pallone

Avvenire (P. Coccia) – L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19, ne ha aperta un’altra, anch’essa grave, al livello economico e finanziario. Una crisi che colpirà il mondo del pallone, come del resto tutti gli altri settori del Paese. In Serie A la metà dei club grazie ai diritti televisivi riusciranno a cavarsela senza troppi danni, ma la situazione peggiora in modo serio scendendo di categoria, fino ad arrivare al calcio dilettantistico. Nel calcio italiano si è aperta una voragine finanziaria, che la criminalità organizzata è pronta a colmare, avendo a disposizione grandi liquidità e puntando da anni ormai ad entrare nel pallone per riciclare denaro sporco ed ottenere prestigio sociale. Il sociologo dello sport, Pippo Russo, spiega: “Non c’è solo il rischio che diventino occasione di riciclaggio di denaro sporco, ma anche di match fixing“. Pierpaolo Romani, autori del libro “Calcio Criminale” osserva: Comprare una squadra di calcio significa acquisire un’impresa che fa girare soldi liquidi, ti accredita presso il pubblico e al capitale finanziario si aggiunge quello sociale, un passpartout per arrivare al mondo della politica e della finanza. Oggi avere grandi quantità di soldi liquidi, fa la differenza”.

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