Corriere dello Sport (R. Maida) – Anche se il libro del mercato non è chiuso, o meglio deve ufficialmente essere ancora aperto, è ragionevole immaginare che Paulo Dybala rimarrà alla Roma. Niente Galatasaray, niente clausola, niente trasferimenti di mezza stagione.
Ecco, viva la sincerità: la Roma aveva previsto di vendere Dybala in Arabia ad agosto, si stava attrezzando per lasciarlo libero anche a gennaio, ma di fronte alle indiscrezioni che non diventano trattativa ha modificato il piano d’azione. Potrà (dovrà) rinnovare il contratto al calciatore più talentuoso e pagato? Lo farà, ben sapendo che Dybala è pronto anche a discutere un ulteriore prolungamento (2027) con stipendio spalmato.
Ranieri ha parlato chiaro al direttore Ghisolfi e anche ai proprietari, prima di applicare nei fatti le sue decisioni: a Como aveva aveva dato una possibilità ad alcuni dei giocatori che si erano visti poco, tipo Le Fée o Hermoso; contro il Parma invece ha schierato gli undici migliori del momento e non ha effettuato sostituzioni neppure sul 5-0.
Quando il monte ingaggi sarà stato abbassato, sotto con tre rinforzi: il terzino/esterno dentro, prima di tutto, il cratere mai riempito dall’estate; un difensore centrale, o persino due in caso di addio di Hermoso, dal momento che la difesa a 3 sarà il punto fermo del rilancio, a maggior ragione in presenza di Dybala; un vice Dovbyk che, a prescindere dalle possibilità di Shomurodov, serve assolutamente a Ranieri.