Intervistato ai microfoni ufficiali del club, l’allenatore della Roma Primavera, Federico Guidi, ha parlato dell’ampio successo ottenuto contro la Fiorentina (1-6 il risultato finale). Queste le sue parole:
Partiamo da una prestazione addirittura migliore rispetto a quella di Bergamo: sono due gare che lanciano un messaggio inequivocabile al campionato intero, all’Inter ma anche a tutte le altre.
“Sì, ma al di là di quello che mandiamo al campionato, è un messaggio che mandiamo a noi stessi, perché la squadra ha superato un momento di difficoltà, e lo sta facendo giocando molto bene. La differenza, rispetto alla prestazione della semifinale di ritorno di Coppa Italia, è stata che oggi abbiamo finalizzato le tantissime occasioni create. Lo avremmo potuto fare benissimo anche a Roma. Al Tre Fontane, per sfortuna o per imprecisione o per bravura del portiere, non siamo riusciti a fare tanti gol, ma li avremmo meritati.
La squadra ormai sta giocando e si sta esprimendo veramente ad altissimo livello, tanti di loro sono migliorati e il miglioramento nasce non solo dal punto di vista tecnico e tattico, ma anche mentale, perché, dopo la caduta contro il Monza in casa, la squadra ha capito qual è la strada da percorrere con grande continuità, e crede in quello che fa: si stanno allenando benissimo e queste prestazioni sono figlie del lavoro che svolgono durante la settimana.
Oggi c’è poco da dire. Anzi, addirittura il risultato ci anche stretto, forse. Sembra una battuta, ma non lo è: abbiamo creato veramente un’infinità di occasioni e lo abbiamo fatto contro una squadra che – va rimarcato – era dal 16 dicembre che non perdeva una partita. Fare quindi sei gol al Viola Park non è da tutti. Ora non bisogna sedersi, ma continuare a spingere come stiamo facendo ultimamente”.
Il vantaggio viola non ha assolutamente scalfito le convinzioni di questa squadra, che azione dopo azione e occasione dopo occasione sembrava proprio divertirsi in campo.
“È quello che ricerchiamo, è quello che chiedo a loro, perché sono fermamente convinto che, quando i ragazzi riescono a divertirsi sul campo, riescono a esprimere al massimo le loro qualità. E il divertimento non lo devono perdere mai.
E poi il divertimento non è solo quando hai la palla, ma anche quando hai la volontà di andare a riconquistarla, e soprattutto il furore agonistico nella fase difensiva, che è magari la cosa che ci piace un po’ meno, ma che i ragazzi stanno assimilando bene. Questa è sicuramente una prestazione che ci migliora. Devono continuare a farle perché, se giocano così, si avvicinano notevolmente al calcio professionistico”.
Alessio ha confermato, per caratteristiche, di essere un innesto importante, perché è stato molto sfortunato a inizio stagione, e Graziani per qualità è un calciatore che, se gioca così, diventa un fattore.
“Sì, assolutamente, Filippo Alessio si sta togliendo quelle soddisfazioni che merita per il ragazzo che è, per il professionista che è. È stato sfortunato durante la stagione ma, come era successo a Mlakar, poi a Misitano e ora a Pippo Alessio, nel momento in cui sono chiamati in causa, perché mi hanno convinto durante la settimana, stanno rispondendo molto bene sul campo.
E questo deve essere da sprone, da motivazione per tutti quanti, perché le opportunità, come vediamo, ci sono per tutti. L’importante è che, durante la settimana, svolga bene ogni esercitazione con grande professionalità, con grande intensità, e soprattutto con tanta qualità. Sono contento di Pippo, ma come lo sono di tutti.
E Graziani è un altro ragazzo che, nel suo percorso, è riuscito a superare tante difficoltà. Penso che stia crescendo in modo esponenziale, perché solamente noi sappiamo quello che è riuscito a superare: non parlo solo dal punto di vista tecnico, perché vedo che sta maturando come calciatore e come uomo. E queste sono le prestazioni che a noi piace vedere”.