Pagine Romaniste (A.Dionisi) – Il Torneo Anglo-Italiano, disputatosi dal 1970 al 1996, era una competizione la cui partecipazione era riservata a club italiani e inglesi. Sei squadre provenienti dalla Serie A si scontravano contro altrettante società britanniche, 4 di First Division, una di Second Division e una di Third Division. La formula iniziale prevedeva tre gironi distinti, composti da squadre di entrambi i Paesi, che però si scontravano solo con le straniere. Due classifiche distinte (una per ciascuna nazionalità) decretavano i due migliori team che si affrontavano in finale. Nelle prime tre edizioni veniva assegnato un punto per ogni gol fatto, due per la vittoria e uno per il pareggio e nella terza (l’anno in cui vinse la Roma) venne introdotta anche la regola del fuorigioco ridotto soltanto agli ultimi 16 metri di campo. Nel corso degli anni cambiarono sia la modalità di partecipazione (con squadre della Serie C e delle leghe dilettantistiche inglesi o Serie B e Division One), sia la formula di assegnazione dei punti -fu il primo torneo internazionale ad introdurre i tre punti per le vittorie-. Gli incontri disputati in Italia venivano arbitrati da inglesi e viceversa, mentre il campo per giocare la finale era quello della squadra che aveva conseguito il miglior punteggio nella prima fase (l’andata). La Coppa non è mai stata riconosciuta ufficialmente né dalla Uefa, né da FIGC e FA.
La fase a gironi
La Roma disputò il torneo in quattro edizioni, dal 1969/70 al 1972/73 e fu la prima squadra italiana a vincerlo, nel 1971/72, dopo i successi di Swindon Town e Blackpool. Nella fase iniziale, che si giocava in Italia, i giallorossi affrontarono Carlisle United e Stoke City (ma non la quarta squadra del girone, il Catanzaro, come da regolamento). Nelle quattro partite giocate la Roma conquistò due vittorie (entrambe contro lo Stoke City), un pareggio e una sconfitta (contro il Carlisle United). Con un totale di 14 punti la formazione allenata da Herrera conquistò il primo posto tra le squadre italiane e il diritto di disputare la finale, classificandosi davanti ad Atalanta, Cagliari, Sampdoria, Vicenza e Catanzaro. A piazzarsi primo tra le inglesi invece fu il Blackpool, campione in carica, con 26 punti (4 vittorie, 18 gol fatti e 1 subito), alle loro spalle Carlisle United, Leicester, Birmingham, Sunderland e Stoke City.
Chi va a Roma…
La finale si giocò allo Stadio Olimpico in un caldo pomeriggio del 24 giugno 1972 davanti a 40.000 spettatori. La Roma era chiamata a salvare la reputazione del calcio italiano, soprattutto dopo la sconfitta del Napoli contro lo Swindon Town nella prima edizione. Gli undici schierati dal “Mago” Herrera per affrontare il Blackpool, detentore del titolo, furono Ginulfi, Cappelli, Liguori, Salvori, Bet, Santarini, Cappellini, Spadoni, Zigoni, Cordova e Franzot. Il primo tempo si concluse a reti inviolate, poi nella ripresa i padroni di casa tirarono fuori la grinta necessaria per aggiudicarsi la vittoria. Il primo a finire nel tabellino dei marcatori fu Cappellini al 48’, poi al suo posto entrò in campo Scaratti, autore della seconda rete al 74’. 10 minuti dopo fu Zigoni a segnare il terzo gol, inutile la rete di Alcock all’89’, poco dopo l’arbitro Linemayer mise bocca al fischietto e decretò la fine della partita. Il trofeo venne alzato dal capitano Franco Cordova, compensando la stagione altalenante in Serie A.