Roma e Zaniolo, bentornati in Europa

Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo)La Roma liquida la pratica dei preliminari di Conference League e rifila tre gol al Trabzonspor, con un altro lungo abbraccio dei tifosi tornati all’Olimpico. Cristante, Zaniolo ed El Shaarawy hanno firmato la vittoria in una partita senza storia, anche se Rui Patricio è stato determinante in due occasioni. La Roma ha tenuto il campo concentrata, con equilibrio e anche la condizione fisica sta crescendo. Oggi conoscerà gli avversari del girone di qualificazione, in una competizione nella quale è tra le favorite.

Mourinho è stato di parola: niente turnover nella gara di ritorno, la formazione è stata la stessa schierata contro la Fiorentina, con una netta distinzione tra titolari e riserve. Abraham ancora titolare, per migliore l’affiatamento con i compagni e la condizione. Avci ha scelto una formazione molto offensiva, con Bakasetas più avanzato rispetto agli altri centrocampisti, per giocare tra le linee e schermare Cristante in fase di non possesso. All’inizio la Roma ha assistito ad un paio di incursioni di Gervinho, senza preoccuparsi troppo. Zaniolo è stato vivace rispetto alla partita con la Fiorentina, Abraham ha lottato su ogni pallone e ha aperto spazi per i compagni, ha aiutato la difesa in tutte le palle inattive. Ha confermato la sua qualità nel gioco areo, all’inizio della ripresa ha colpito un palo con uno stacco di testa strepitoso sul cross di Karsdorp, per poi lasciare il posto a Shomurodov, con standing ovation dei tifosi.

La Roma è passata in vantaggio al 20′ con un inserimento di Cristante che ha mirato all’angolino basso al limite dell’area. La squadra di Mourinho è stata concreta, ha cercato il raddoppio con due conclusioni di Pellegrini prima dell’intervallo. Il Trabzonspor all’inizio della ripresa ha trovato un grande Rui Patricio sulle conclusioni di Vitor Hugo e Hamsik, ma su un rapido capovolgimento di fronte a Veretout ha lanciato Zaniolo, che ha sprintato come ai tempi migliori e ha realizzato il primo gol dopo la rinascita, quattrocento giorni dopo l’ultima rete. Il suo recupero sarà una delle chiavi della stagione giallorossa. Gloria anche per El Shaarawy, che ha chiuso la partita con un gol alla sua maniera: su invito di Pellegrini si è accentrato, ha evitato tre avversari e ha battuto Cakir.

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