Pagine Romaniste (S.Indovino) – Ogni squadra che si rispetti ha bisogno di due calciatori forti per ruolo, e questo Monchi lo sa bene. Il lavoro del direttore sportivo in queste prime e intense settimane di mercato è orientato al rinforzo della squadra in ogni zona del campo. Justin Kluivert è diventato giallorosso già una decina di giorni fa, ma il comunicato ufficiale è arrivato solamente nella giornata di venerdì. Col suo acquisto si completa il reparto offensivo, composto da giocatori giovani e di qualità, affiancati da qualcuno più esperto.
ALI A DESTRA – Cengiz Under ha già confessato più volte di voler rimanere alla Roma, per proseguire il suo processo di crescita iniziato appena 365 giorni fa. Un inizio stentato e poi l’esplosione, che l’ha consacrato esterno titolare nel 4-3-3 di Di Francesco. Il turco, la stagione scorsa, era l’unica vera ala destra per caratteristiche tecniche, e spesso ha dovuto fare gli straordinari. Ragion per cui è logico pensare che sia proprio Kluivert il designato per farlo rifiatare. Vero, l’olandese mostra le sue più grandi qualità nella corsia opposta, ma ha dimostrato di saper giocare elegantemente anche sulla destra.
ALI A SINISTRA – Saranno nuovamente El Shaarawy e Perotti a contendersi un posto sulla fascia. Entrambi hanno mostrato difficoltà a giocare dall’altro lato, per questo motivo tra loro si è instaurata una sana competizione che non può che far bene alla Roma. Di Francesco avrà un grosso impegno nello scegliere il giocatore più in forma in un determinato momento, ma tanto meglio per la sua squadra considerato l’ampio numero di partite da giocare. Doverosa puntualizzazione: mancano ancora quasi due mesi alla conclusione del mercato, e le vie di quest’ultimo sono infinite. Sia Perotti sia ElSha hanno diversi estimatori ma, a oggi, Monchi non vuole privarsi di loro.
CENTRAVANTI – Passato lo spauracchio invernale riguardo la cessione di Dzeko, il bosniaco dopo quel momento di stress personale ha continuato a essere una colonna portante della Roma, di certo non ha intenzione di smettere. Sarà lui a fare da chioccia a Patrik Schick, che quest’anno, a differenza della scorsa stagione, avrà la possibilità di allenarsi sin da subito coi compagni ed entrare al meglio nei meccanismi di gioco di Eusebio Di Francesco. La società ha puntato tanto sul ceco e adesso tocca a lui ripagare la fiducia in campo. Nelle occasioni in cui si alternerà col compagno dovrà essere bravo e cinico nel dimostrare tutte le sue qualità, viste troppo a sprazzi nell’ultima annata.
JOLLY – A coronare la fantasia e la qualità di un reparto offensivo già ben pieno di queste caratteristiche, ci penserà Javier Pastore. L’argentino è il disegnato per rimpiazzare in rosa il partente Nainggolan, e le sue capacità gli permettono di ricoprire diversi ruoli in mezzo al campo. Sarà curioso capire come Di Francesco voglia utilizzare l’ex Palermo, se da mezzala nel suo classico 4-3-3 oppure da trequartista in un ipotetico 4-3-1-2, che a quel punto cambierebbe gli scenari. Situazione in divenire, solo il tempo e il lavoro dell’allenatore potrà farci capire qualcosa in più.