Roma-Napoli, sabato di Pasqua, all’ora di pranzo: non c’è tempo e neppure voglia di parlare dei tanti possibili temi di contorno. Questa è una partita più che importante per tutte e due le squadre, è necessario stare con tutta l’attenzione possibile sul campo. Per la Roma e i suoi tifosi è una grande prova di maturità: non siamo usciti da un momento difficilissimo, un misto di delusioni e di nuove paure. Ma la squadra e Garcia hanno bisogno di un sostegno anche superiore al solito, perché affrontiamo il Napoli di Benitez eHiguain senza Totti e Gervinho e sono due assenze pesanti. Prima della sosta, a Cesena, la Roma ha mostrato carattere e spirito di squadra, ma nessuno può sapere quanto abbia giovato davvero la sosta per il recupero della condizione dei giocatori a disposizione di Garcia. Lui solo lo sa e, ancora una volta, dobbiamo fidarci. Di sicuro, ha preparato molto la fase difensiva, perché teme l’attacco del Napoli. Ma sono gli attaccanti giallorossi che devono tornare a segnare e soprattutto a riproporre quelle manovre veloci e profonde che, per un anno e mezzo, hanno sottolineato la qualità del gioco della Roma. Chi sarà davanti avrà responsabilità,ma forse più di tutti si sentirà oggi gli occhi addosso Pjanic: Mire, è il momento di dimostrare che puoi aiutare una Roma da secondo posto.
Il Messaggero – P.Liguori/CURVA SUD