Diciamolo subito: l’epidemia in Italia è cosa assai più seria di quanto il calcio possa mettere sul piatto. Certo è, però, che la Roma si trova al centro di ripercussioni assai particolari. Negli Stati Uniti la macchina legale che sta ultimando la stesura dei contratti per la cessione della società a Friedkin è in piena attività, ma poiché esiste un rapporto costante con le sedi europee, l’allarme coronavirus ha rallentato il disbrigo di alcune pratiche. Nulla di preoccupante, ma il passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin slitta. Altre strade segue invece la questione legata all’area di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. Com’è noto Radovan Vitek rileverà le tre società del costruttore Luca Parnasi, fra le quali Eurnova, che detiene i terreni interessati. Ma per il via libera serve l’ok di UniCredit, i cui uffici a Milano sono in questi giorni rallentati, ancora una volta, dal coronavirus. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.