Pagine Romaniste (L.Fantoni) – Roma-Genoa è stata la partita d’addio di Totti, è vero. Ma sarebbe stato troppo facile, per la nostra rubrica, scegliere quella partita e troppo difficile poterla raccontare nel modo opportuno. Per metabolizzare emozioni del genere serve tempo. Questa volta torniamo indietro di cinque anni, ad un altro traguardo che l’ex capitano della Roma ha raggiunto contro il Grifone. 225 gol in Serie A, superato Nordahl, che era in seconda posizione da ben 55 anni, molti. Fu la serata che lo fece entrare definitivamente nell’olimpo dei marcatori del campionato italiano, battendo un altro record e dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il fuoriclasse che è. Quella stagione dei giallorossi fu forse il momento più basso di tutta l’era americana. In panchina sedeva Andreazzoli. In porta c’era Stekelenburg, la difesa a 3 era formata da Piris, Burdisso, Romagnoli con Torosidis e Balzaretti spostati come esterni a centrocampo. In mezzo c’erano Pjanic e De Rossi, con Totti e Lamela alle spalle di Osvaldo.
225 – E chi se non Daniele De Rossi poteva procurare il rigore per il 225° gol di Totti? Da romano a romano. Il numero sedici, al 7’, si incunea in area di rigore, salta due avversari ma viene steso dal terzo. Dal dischetto il capitano non sbaglia, esulta con il solito ciuccio in bocca e supera Nordahl. L’ennesimo muro abbattuto da Totti sembra stimolare tutti gli altri giocatori, tanto che anche Stekelenburg, non certo protagonista di una stagione esaltante fino a quel momento, si supera prima su un colpo di testa di Bertolacci e poi su una palla sbucata fuori da una mischia in area. Nulla può però il portiere olandese sul rigore guadagnato e calciato da Borriello, che manda le squadre al riposo sull’1-1. Nella ripresa a segnare il gol del vantaggio giallorosso è Alessio Romagnoli con un colpo di testa su calcio d’angolo, alla prima da titolare in Serie A. La squadra di Ballardini reagisce, ma continua a sbattere su uno strepitoso Stekelenburg. L’espulsione di Kucka nel finale fa ripendere l’ago della bilancia dalla parte dei capitolini che trovano il gol del 3-1 e della vittoria, con un tipico inserimento di Perrotta.
LIVERPOOL VIENE DOPO – Dal momento più basso, a quello più alto della gestione americana. Se fosse arrivata la vittoria nel derby, i tifosi della Roma avrebbero passato la settimana più bella della loro vita calcistica. Non è vero però il detto che bisogna sapersi accontentare. Non deve essere vero, specialmente in un momento come questo in cui il rischio di sentirsi già arrivati è troppo alto. Di Francesco parla spesso di mentalità e di come sia importante affrontare tutte le partite alla stessa maniera. Niente di più vero. La qualificazione in Champions League, la possibilità di fare una campagna acquisti estiva dispendiosa e il poter vivere le ultime partite in serenità, sono tutte cose che passano per i match contro Genoa e Spal che, fino a martedì prossimo, sono i più importanti della stagione.