L’ex terzino giallorosso Max Tonetto è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport Roma per parlare della situazione in casa Roma. Ecco le sue parole.
Stai vedendo nella Roma di De Rossi le caratteristiche che ti aspettavi da Daniele?
“Il Daniele che ho conosciuto io era molto giovane. Era già leader, intelligente. Devo dire che ha un compito non semplice, la squadra è in un momento molto complicato, ma abbiamo già intravisto una squadra con le idee molto chiare. Poi è finita la benzina, ma il percorso tracciato è quello di una squadra che cerca il risultato attraverso il gioco. In mezzo al campo del resto sapeva dettare bene i tempi”.
Su Angelino.
“Non lo conosco da vicino, ma mi sembra un calciatore tecnico. I terzini sono importanti per creare la superiorità numerica. Un prospetto con qualità che gli consentono di fare quella regia laterale che serve nel calcio di oggi. Gli piace attaccare e proporsi”.
Nella “tua” Roma, giocavano De Rossi e Pizarro, che si compensavano. Pensi Paredes e Cristante possano fare la stessa cosa oggi?
“Come caratteristiche non sono simili al Pek e a Daniele, che al tempo avevano pochi eguali in Europa. Cristante è un calciatore fisico, mentre a Paredes si chiede di verticalizzare e sin qui lo ha fatto a tratti. La sua posizione è fondamentale, determina il baricentro della squadra in campo”.
Cosa deve fare per prima cosa un tecnico che sostituisce un grande allenatore?
“Non stravolgere le cose. Daniele saprà conquistare i calciatori ed entrare nelle loro teste con la forza delle idee. Daniele è talmente intelligente che non avrà problemi in questo senso. I risultati sono decisivi in questo mondo”.
Ti affideresti a giocatori forti o a giocatori integri?
“Quando vivi il quotidiano poi cerchi di portare in campo il meglio per la squadra. Un po’ tutte e due dunque, un giocatore come Baldanzi me lo aspetto molto presto in campo, anche da titolare. Ci può aiutare tanto”.
Prevedi il cambio di sistema?
“Pensavo proprio a questo, sarebbe interessante vedere Dybala e Baldanzi alle spalle di Lukaku”.
Che idea ti sei fatto della situazione di Smalling?
“Non si possono fare ipotesi, mi sembra un professionista con la P maiuscola. Prima di tutto nuocerebbe al calciatore comportarsi male, credo abbia avuto semplicemente un infortunio importante. Per come ho vissuto il calcio comportamenti sbagliati in questo senso non sono concepibili”.
Ti aspettavi il cambio di mister?
“No, pensavo si andasse avanti con Mourinho, ma evidentemente la situazione scomoda andava avanti da un po’. Credo che Daniele abbia un rapporto così importante con i tifosi che qualunque cosa accada avrà sempre il supporto dei tifosi. Questo è il calcio, non ci sono altri aspetti da commentare. Non credo che ci sia un obiettivo che possa spostare qualcosa riguardo la sua conferma”.