Il Messaggero (A. Angeloni) – La posizione in classifica è davvero modesta e se la squadra si è immalinconita da tempo, anche in società non sorridono di certo, visto come (e quanto) i debiti aumentano sempre più (nella semestrale chiusa al 31 dicembre si registra un passivo di 113,7 milioni a fronte di ricavi pari a 82,3 milioni e costi saliti a 132,1).
In più, oggi a La Spezia, Mourinho non c’è perché squalificato, se ne andrà in tribuna, come a Cagliari a ottobre, e la Roma quella sera portò a casa i tre punti. L’atmosfera intorno alla Roma è grigio scuro, insomma.
Un po’ come il volto di Nicolò Zaniolo, che oggi torna nella sua La Spezia ma con ogni probabilità non farà parte della formazione titolare. Si tratta semplicemente di scelta tecnica.
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Ufficialmente, Nick si è allenato poco ultimamente, per via dell’infortunio rimediato prima della sfida con il Verona, ma aveva dimostrato di essere tornato in buona condizione, eccitato pure dal ritorno nella sua città, dove vive la famiglia. Brutta botta per il talentino giallorosso, il quale, agli occhi di Mourinho, paga forse questa sua paura nell’affrontare gli imprevisti, anche i più piccoli, rendendosi indisponibile al primo allarme, come sabato scorso.
Mourinho, tutto questo, lo aveva già denunciato, subito dopo la sfida di Torino con la Juve, quando Zaniolo aveva chiesto il cambio dopo una botta al ginocchio. Lo Special lascia a casa pure gli acciaccati (e dal rendimento non brillantissimo) Oliveira e Felix Afena, il primo ha accusato trauma contusivo al tallone sinistro, mentre l’attaccante ha preso una botta all’anca.
Sarà ancora difesa a tre (c’è Mancini e anche Ibanez), con Pellegrini e Mkhitaryan che si alterneranno a dare una mano ad Abraham, partendo da una posizione di trequartista: sarà 3-4-2-1 o il solito 3-5-2. Contro lo Spezia, inutile dirlo, serve una vittoria, per mantenere il posticino in Europa, via Conference, in attesa delle prossime giornate, che diranno se le ambizioni potranno crescere e quanto. La prossima è con l’Atalanta, che non se la passa benissimo, affondata da qualche guaio arbitrale e dagli infortuni.