Corriere della Sera (G. Piacentini) – Serviva un miracolo, che non c’è stato, ma almeno ieri sera la Roma ha salvato la faccia vincendo 3-2 contro il Manchester nel ritorno delle semifinali di Europa League. Le tantissime occasioni create – De Gea è stato il migliore dello United evitando che la qualificazione tornasse in bilico – non fanno altro che aumentare il rammarico per il folle secondo tempo dell’andata, in cui i giallorossi hanno subìto 5 reti.
“È difficile spiegare – le parole di Fonseca – ma abbiamo perso la qualificazione per il secondo tempo di Manchester. Credevo nella qualificazione, nel primo tempo dell’andata e in tutto il ritorno abbiamo dimostrato che potevamo farcela, ma abbiamo buttato tutto“.
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Si è congedato dall’Europa con dignità, il prossimo anno toccherà a Mourinho. “L’ho sentito, lo conosco bene, è stato molto corretto con me in questo periodo, avremo altre opportunità per parlare ma non credo che abbia bisogno dei miei consigli. Io non ho mai pensato alle dimissioni, non sono una persona che si arrende, sono stati momenti difficili, ma io sono sempre stato concentrato sul mio lavoro per migliorare la squadra. Per me è stato un grande piacere essere l’allenatore della Roma, un grande orgoglio far parte del calcio italiano, ho imparato molto, dobbiamo vedere le cose positive e ce ne sono state. È stata un’esperienza difficile ma molto gratificante. Il mio futuro in Italia? Non lo so. Il calcio italiano mi piace, ma dipende dalle opportunità che ci saranno“.
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Tra le note positive della settimana, la prova di Darboe. “Si stava allenando bene, quando Smalling si è fatto male l’ho messo dentro e ha giocato con fiducia, sembrava uno con grande esperienza“. Esordio con gol per Nicola Zalewski. “Ho fatto i complimenti a lui e a Darboe – le parole di Cristante – sono contento per la prestazione che hanno fatto. Era importante per noi lasciare la coppa a testa alta, siamo entrati bene in campo e abbiamo dato il 100%. CI abbiamo provato fino alla fine”.