Giannini e Conti: «Peccato Roma. Ora lo sprint finale»

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Sono venuti a trovarci in redazione per promuovere la loro iniziativa di beneficenza. Bruno Conti e Giuseppe Giannini si sono improvvisati cantanti, insieme a Ciccio Graziani (ieri assente), per aiutare i terremotati del Centro Italia. E il giorno dopo l’eliminazione in Coppa Italia è stata anche l’occasione per parlare della Roma.

Per la Roma una grande delusione nel derby di Coppa…
GIANNINI: «C’è l’amarezza per la finale mancata. La partita la Roma l’ha vinta, ma è anche vero che ha ottenuto il successo negli ultimi minuti, quando la qualificazione era ormai sfumata».
CONTI: «Faccio i complimenti a Inzaghi soprattutto per come ha interpretato la partita di andata. Era consapevole che se avesse giocato alla pari con la Roma sarebbe finito in difficoltà e ha scelto una tattica prudente. E’ riuscito così a portare a casa un risultato importante».
GIANNINI: «Le partite vanno giocate sul campo. Puoi essere più forte, dipende però dal periodo che attraversa la squadra, gli infortunati, lo stato di forma. Evidentemente la Roma è arrivata a questo appuntamento leggermente corta, ha dovuto mandare in campo giocatori che hanno riposato pochissimo».
CONTI:«E poi l’assenza di De Rossi si è fatta sentire».

L’aspetto positivo è stato il ritorno dei tifosi allo stadio Olimpico…
GIANNINI: «Come primo appuntamento dopo la protesta è stato un notevole col- po d’occhio. Adesso seconde me sarà sempre un crescendo, fino a tornare alla normalità».
CONTI: «Il valore di quella curva piena va al di là dell’amarezza per l’eliminazione. Conosciamo l’importanza di questa gente che ama la maglia. I giocatori nuovi si sono appena resi conto di quello che possono ancora dare i tifosi da qui alla fine del campionato».

Al secondo posto ci credete?
CONTI: «In campionato stiamo facendo benissimo, la Roma ha tanti punti, se nelle altre competizioni ci sono state delusioni, in campionato la squadra sta dando risposte positive, mi auguro abbia ancora continuità».
GIANNINI: «Passerò per l’eterno illuso, ma io lascio lo spiraglio aperto per lo scudetto. Il discorso non è archiviato, ci sono 24 punti in palio e la Juve deve venire all’Olimpico».
CONTI: «Anche io sono ottimista, ci credo ancora, soprattutto ora che siamo a sei punti».

Come si gestisce l’addio di Totti?
GIANNINI: «Mi sembra molto sereno nello svolgere il suo compito, a volte è stato anche fin troppo paziente. Da grande campione qual è ha accettato qualsiasi situazione, sarà lui a scegliere il meglio. Secondo me Francesco non ci pensa a smettere, vuole continuare a giocare, si allena ancora con costanza. Dovrebbe essere un valore aggiunto non solo in campo, parte integrante con la società, un punto di riferimento che forse manca».

Chi potrà raccogliere l’eredità di Totti?
CONTI: «Non parlo di caratteristiche tecniche, ma Florenzi è il giocatore che può prendere quel ruolo in futuro. Per attaccamento alla maglia, per il cuore che ci mette sempre. Florenzi ha grandi valori umani, merito della sua famiglia che conosco benissimo».

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