Gandini: “Totti può giocare fino a quando vuole. La Juve non è imbattibile. Spalletti è un vincente” – VIDEO

Umberto Gandini, amministratore delegato della Roma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport dai Globe Soccer Awards in corso di svolgimento a Dubai. Queste le sue parole:

Totti?
Credo che Totti sia totalmente un giocatore, è nel pieno dei suoi 40 anni, sta attraversando una stagione un po’ complicata da un certo punto di vista, ha avuto qualche infortunio ed è stato fuori qualche tempo. E’ stato già protagonista. Mi ricordo che la prima partita vista all’Olimpico da amministratore delegato della Roma è stata la rimonta sulla Sampdoria con suo rigore finale, quindi è ancora un giocatore in grado di fare la differenza. Comunque ha quarant’anni. I quarant’anni portano la maturità psicofisica e anche la maturità di un grande capitano come è Francesco. Sono sicuro che avrà tutto il tempo e il modo per prendere la decisione migliore per la sua carriera. Francesco può giocare fino a quando vuole, anche Spalletti è in linea con questo. Chiaramente lui deve essere consapevole di essere decisivo e importante. Non credo che Francesco accetterà di essere un giocatore se non può incidere.

La Juventus?
Nessuno è imbattibile. La Juventus è sicuramente un avversario molto ostico, così come lo sono altri. Perché noi oggi siamo secondi e guardiamo chi abbiamo davanti, ma dietro abbiamo un Napoli che gioca benissimo, abbiamo un Milan che ha fatto molto rispetto alle aspettative, c’è la Fiorentina, la Lazio, tante altre squadre che possono vincere ogni partita. La bellezza del campionato italiano è che ogni volta che scendi in campo puoi vincere o perdere con chiunque. Si poteva dire qualche tempo fa “salvo la Juventus”, ma oggi secondo me anche la Juventus ha dei punti deboli e delle difficoltà, è una stagione molto pesante per tutti. E’ facile perdere le forze, è facile fare dei passi falsi.

Il rinnovo di Spalletti?
Credo che Spalletti si convinca da solo, in base ai risultati che farà e che sta facendo e in base al lavoro quotidiano con la squadra. Lui ha detto all’inizio, sin da quando sono arrivato, che la penna per firmare il suo contratto era nelle mani dei suoi giocatori. Credo che questo sia assolutamente in linea col suo pensiero. Spalletti è un grande professionista, è un vincente, è una persona attentissima a tutti i dettagli, che è è proprio quello che serve per far crescere la Roma e lo sta facendo tutti i giorni. Quello che noi ci aspettiamo è che i risultati sul campo portino Spalletti a decidere di restare con noi. Bisogna capire cosa pensa lui essere sinonimo di successo. Io ritengo che vincere un trofeo è sicuramente auspicabile, importante e fondamentale per la crescita di questa società, ma ci sono tanti modi di arrivare secondi, tanti modi di perdere le finali, cosa che mi auguro di non vedere per quanto riguarda la Roma. Vincere aiuta a vincere, vincere un trofeo aiuta ad andare avanti contenti.

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