Corriere dello Sport (G. Marota) – Forse la Roma ha visto versioni migliori di Dybala. Forse dopo il Mondiale la Joya brilla un po’ di meno. Forse, però, un gioiello così puro da queste parti non si vedeva dai tempi di un altro 10, in grado – proprio come fa l’argentino – di illuminare il campo con una giocata, un’intuizione, una finta. Da Paulo te l’aspetti il guizzo, e regolarmente Paulo non tradisce.
Il gol su rigore di ieri sera, con tanto di rincorsa cadenzata tipica del “diez” sudamericano, è stato il decimo sigillo della sua stagione in Serie A. È il miglior marcatore giallorosso. Numeri che ricorrono, e dovranno pur significare qualcosa. Dieci gioie per una Joya da dieci, che indossa ancora il 21 sulle spalle solamente per evitare scomodi paragoni con il capitano più amato di sempre dai romanisti. Eppure sono le statistiche a tirare per la giacchetta Dybala da una parte e Francesco Totti dall’altra.
Questa è infatti la settima stagione in cui l’ex Juve ha segnato almeno 10 volte e confezionato almeno 5 assist (sono al momento 7). Dal 2004 solo altri tre calciatori sono riusciti a far registrare numeri così importanti in A: Zlatan Ibrahimovic, Antonio Di Natale e… Totti, appunto.