Lorenzo Pellegrini, centrocampista e capitano della Roma, ha parlato dopo il pareggio contro il Cagliari terminato sul punteggio di 0-0. Queste le sue parole:
PELLEGRINI A RAI SPORT
Che cosa è mancato per dare la sterzata decisiva?
Il gol, è mancato quello. A parte questo credo che ci siano state tante cose positive sulle quali abbiamo lavorato, come l’equilibrio che abbiamo cercato di avere. Nel finale cercando di sbilanciarci è normale che si possa rischiare qualche contropiede, ma c’è da dire che quando loro ripartivano ho visto tutti i miei compagni correre all’indietro con la voglia e con l’intensità di chi non vuole perdere ed è fondamentale.
Come hai visto Dybala?
Lo vedo sempre molto bene, molto tranquillo. Paulo è un ragazzo eccezionale, oltre ad essere un giocatore fenomenale. Sa cosa penso di lui, ma sono un suo compagno e un suo amico, quindi è normale che ci siano cose sue e della società e rimangono tali.
State facendo qualcosa per farlo rinunciare o deciderà da solo?
Credo che siano cose talmente personali che sia giusto che valuti con la sua testa. Sa benissimo che per qualsiasi cosa può contare su di me e su tutti i suoi compagni. Come ho detto prima, è un ragazzo eccezionale. Voi conoscete il calciatore, il ragazzo è eccezionale come il calciatore e può contare su di noi.
Come vi siete trovati con Soulé, Dybala e Dovbyk in campo insieme?
Quando la qualità si alza è normale che ci si trova bene, si riesce bene a giocare a calcio ed è quello che vogliamo fare e mostrare. C’è anche un discorso di equilibrio, su cui abbiamo lavorato tanto. Anche a me piace tantissimo avere intorno giocatori così forti, è più bello e più facile anche giocare, ma in una stagione con tante partite c’è chi valuterà al meglio tutte le situazioni, chi far giocare e chi no.
PELLEGRINI IN CONFERENZA STAMPA
Sulla prestazione…
È importante vedere le cose che secondo noi sono un po’ mancate lo scorso anno su cui abbiamo lavora tanto come muoversi come squadra per cercare di essere più forti possibili. Secondo me questo c’è riuscito e questo è un punto di partenza importante secondo me. Come ho detto non siamo contenti per il risultato. Nel primo tempo abbiamo fatto più fatica per lucidità, tenuta atletica, anche il campo non era un granché, non è un alibi, ma è la verità. Nel secondo tempo abbiamo provato ad alzare i giri ma non siamo riusciti a trovare il gol.
Hai avuto un’occasione per segnare…
Sono arrivato in corsa e c’è stato un movimento di Dovbyk che mi ha fatto temporeggiare, come se me la dovesse toccare. Quelli sono istanti, chi ha giocato a pallone lo sa, sono arrivato col passo lungo perché non ho capito se volesse toccarmelo o fare la finta per il difensore. È stato bravissimo Scuffet.
La rosa è migliorata…
Credo che sia importante che la Roma abbia tanta gente pronta e che sappia giocare a pallone. Questa è la strada che si sta prendendo. Come abbiamo visto negli ultimi anni, in campionato non siamo arrivati dove pensavamo potessimo arrivare. Dal mio punto di vista siamo arrivati a fine campionato sempre indietro rispetto agli altri, perché siamo arrivati sempre in fondo in Europa, poi alla fine tra viaggi e partite in più puoi risentirne. Credo che la cosa importante sia più che un giocatore piuttosto che un altro, ormai lo sapete non penso mai di essere più importante di un compagno di squadra, penso che la cosa più importante è quella che vedo: tutti i giorni si arriva al campo, si lavora forte, si pensa alla stessa maniera. Questo da capitano mi rende felice.