Roma-Atalanta – la conferenza stampa di Luis Enrique. Il tecnico spagnolo ha incontrato i giornalisti alle ore 12.30 a Trigoria in vista dell’incontro di sabato pomeriggio (ore 18,00) allo stadio Olimpico.
ATALANTA – “Speriamo bene, di fare una bella partita, giochiamo contro la migliore squadra in questo momento: avrebbe fatto 10 punti senza la penalizzazione per il calcioscommesse e sarebbe in testa alla classifica. Una squadra difficile, forte, che può giocare sia col passaggio corto, che col contropiede, che col passaggio lungo. Sono preoccupato dalla loro condizione fisica, molto importante. E’ una squadra davvero difficile per noi. Arriviamo bene, dopo la prima vittoria in trasferta e una settimana di allenamento intensa e per me interessante, cerchiamo di trovare una simbiosi con i tifosi, sappiamo che con il tifo dell’Olimpico saremo molto forti, però ancora non è successo niente. Cerchiamo di farlo succedere domani. Più veloci e diretti saremo e meglio sarà. Io faccio una piccola richiesta al tifo, che ci è fedele al 100%: manca un po’ di fiducia nei calciatori e nel loro lavoro. Credo che già sentano l’appoggio incredibile del tifo, ma che ce ne voglia ancora un po’ di più. Non sarà facile giocare contro una squadra che è la migliore del momento in quanto a risultati, sarà difficile difendersi dal loro contropiede, da Schelotto a destra e da Denis, o dal loro centrocampo. Noi cerchiamo di ritrovare un ritmo veloce, ma non è facile. Vogliamo una squadra d’attacco, come sempre e senza concedere all’avversario. E’ molto semplice quello che vogliamo. Marcare preventivamente, pressare alto, fare una partita che piaccia ai tifosi della Roma. Noi cerchiamo di fare questo, poi se non riusciamo è perché di fronte abbiamo un’altra squadra, non perché non vogliamo. Sono contento con tutti, Daniele come Francesco ha sempre una marcatura. Noi cerchiamo di trovare il modello giusto affinchè tutti i giocatori possano fare il loro lavoro nel miglior modo possibile”.
BOJAN- “Sono contentissimo di averlo nella rosa e lo stesso è per tutti gli altri. Però devono capire che io ho la necessità di vedere ogni giorno la fame, la vogli adi vincere e migliorare. Ora siamo in una situazione particolarmente positiva, perché tutti i miei giocatori d’attacco sono in questa condizione e io devo fare la mia scelta. Non c’ nessun problema con Bojan”.
STEKELENBURG – “Si è allenato quasi tutta la settimana, sarà nella lista dei convocati e può giocare. Domani vediamo come si svegliano tutti ma è a disposizione per giocare. La convocazione in nazionale? E’ particolare, succede sempre così: i giocatori vengono convocati dalle Nazionali e agli allenatori dei club non fa piacere averli lontani. Se fossi l’allenatore della Nazionale proverei a cercarlo. Per i giocatori è importante andare in Nazionale: Stekelenburg può fare il suo lavoro al meglio quando è qui e non c’è problema quando deve andare in Nazionale”.
MENO GOL SUBITI – “L’anno scorso in Italia è andata così. Normalmente la squadra che vince deve difendersi bene e non subire gol, ma deve compensare tutto con la possibilità di fare gol. Se c’è equilibrio tra fase difensiva e offensiva normalmente si vince, senza nessun dubbio è la caratteristica delle squadre vincenti”.
PIZARRO – “E’ un bravo calciatore, che tutti conosciamo. E’ un calciatore tecnicamente molto dotato, non ha paura perché ha esperienza, può giocare sia il passaggio corto che il passaggio lungo. Ha dribbling, punta l’avversario… Sono contento che tu mi abbia chiesto di lui e sono contento che sia qui e voglio ancora di più. Sia da Pizarro che da tutti gli altri calciatori”.
MIGLIORARE – “Credo ci sia un’ampia strada per crescere e che ancora manchi tantissimo. Però vedo grandi miglioramenti e la chiara voglia dei calciatori di fare un lavoro diverso. Sono ottimista perché vedo miglioramenti, ma ancora non conosco la percentuale. Anche il rendimento in partita conta tantissimo. Però ho imparato da calciatore che non si vince mai in 11. Abbiamo bisogno di tutti per essere più forti. Io posso prendere una decisione lunedì e poi cambiarla martedì o mercoledì. Se vedo voglia e fame, per me sono importantissimi tutti i giocatori. Non faccio distinzioni tra titolari e riserve, io ho bisogno di tutto il gruppo. Questo è il mio pensiero e faccio vedere ai calciatori che non è solo una frase fatta. In ogni allenamento e in ogni partita hanno la possibilità di fare vedere a tutti che sono pronti”.
PJANIC – “Frenato? Non credo sia un problema tattico. Pensiamo che ha 21 anni, è arrivato 3 settimane fa e non parla italiano, ma un po’ di inglese e francese. Non c’è ancora la condizione perché possa ritrovarsi al meglio. Sono molto contento che sia qui e migliora sempre di più. Ha tantissima qualità, ma dobbiamo lavorare: i calciatori non sono robot, ma persone che innanzitutto devono vivere con la testa una situazione normale, trovare casa eccetera. Sono soddisfatto del suo rendimento e mi aspetto ancora di più da tutti. Credo giochi in una buona posizione”.
JUAN – “E’ migliorato e sono contento per lui, però credo che ancora gli manchi qualcosa a livello fisico. Sta lavorando al massimo per arrivare al top, ma credo ci voglia ancora un po’”.
ATTEGGIAMENTO – “Questo è il mio lavoro, non penso che si possa arrivare al risultato in un solo modo, andando dritti. Si possono anche fare delle curve. Questo è il mio lavoro: cercare di trovare il posto migliore a tutti i giocatori. Non cambio il mio pensiero su come voglio che giochi la squadra o la maniera propositiva di scendere in campo e cercare di fare sempre la partita, sia in casa che in trasferta, nonostante le difficoltà. Però ci sono tante cose che devo fare per essere allenatore nella miglior maniera possibile”.
INFORTUNI- “Fernando Gago ha un colpo al polpaccio ed è impossibile che giochi domani, non si è allenato tutta la settimana. Si è infortunato due partite fa. Daniele ha subito piccoli infortuni e ha riposato un giorno. Oggi si è allenato sodo ed è a disposizione della squadra. Il suo sostituto? Oggi Viviani si è allenato con noi perché mi piace tantissimo avere l’opportunità di vederli. Se Daniele non si fosse allenato avrei cercato una soluzione. Viviani è sempre lì e anche Matteo Ricci. Verre è invece con la Nazionale“.
DIFESA E ATTACCO- “Nico, Kjaer, Heinze e Marco Cassetti: tutti possono giocare titolari domani, vediamo. Io firmo per vincere 1-0. L’obiettivo è fare una bella partita, vincere all’Olimpico dove dobbiamo essere incredibilmente forti, per dare allegria ai tifosi. Questo è l’obiettivo. Non ho dubbi che ci arriveremo e dopo che ci arriveremo penseremo a fare più gol. Per adesso penso a vincere contro una squadra fortissima come l’Atalanta”.
LAMELA – “Non c’è stata fretta con Lamela, è una cosa particolare che a volte succede quando un giocatore ha voglia di tornare col gruppo. Non c’è fretta, sono situazioni normali nel calcio. Lui lavora fuori dal gruppo e speriamo di recuperarlo al più presto”.
FORMA ATLETICA – “Non c’è un problema fisico, vedo il rendimento dei miei calciatori ogni giorno e li vedo in partita. La situazione è più mentale: questo è successo in due partite in cui eravamo avanti nel risultato e non avevamo ancora la fiducia che cerco, avevamo ancora la paura di perdere il pallone e soffrire il contropiede veloce, una delle migliori qualità delle squadre italiane. Per me è importante che nei primi 6o minuti non abbiamo subito troppo, questa è una situazione che io devo convertire: dobbiamo non soffrire per 90 minuti. Per me è meglio difendere con la palla nel campo avversario, cercando di andare in porta, questo è il mio obiettivo. Ora non succede, ma è normale, serve del tempo. Non chiedo tempo o pazienza per me, i risultati comandano e lo so. Però questo lavoro, che cerco di fare pià in fretta che posso, non è facile. Anche i calciatori sono di ottimo livello e cerchiamo di migliorare. Sono contento. se ora siamo capaci di farlo per 60 minuti, saremo in grado di farlo anche per 90 minuti. Chi rincorre il pallone si stanca più di chi lo tiene”.
TREQUARTISTI – “Punte e trequartisti sono i giocatori più pericolosi e facciamo sempre marcatura preventiva su di loro. I nostri centrali, assieme al regista o al terzino sanno che devono fare qualcosa. Il bello del calcio è che puoi dire ‘marco Moralez’, ma poi lui ha qualità. Tutti sappiamo come gioca Messi, ma poi lui passa uguale. Di chi è la colpa? Di nessuno, è il bello del calcio”.
DERBY – “E’ sempre meglio arrivare con una vittoria. Mancano ancora tanti giorni al derby e staremo due settimane a parlarne. Ora l’obiettivo è vincere contro l’Atalanta, sarebbe un grande stimolo per noi e per il tifo e questo cercheremo di ottenere”.
Conferenza Luis Enrique: “Chiedo fiducia ai tifosi. Vedo miglioramenti e voglia di fare, sono ottimista”
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