Juan Jesus: “Sono la prova che il lavoro paga sempre, ho lavorato tanto in ritiro. Oggi abbiamo sofferto per portare il risultato a casa” – VIDEO

Juan Jesus, difensore della Roma, al termine della partita vinta per 1-0 contro l’Atalanta ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

JUAN JESUS IN ZONA MISTA

La stagione inizia bene per la Roma…
Era una partita difficile, conoscevamo le difficoltà in campo. Se sono riuscito a fare il mio meglio è perché la squadra mi ha aiutato. E’ la prima, mancano tante partite. Devo migliorare sempre più e sarà difficile perché devo mantenere questo livello.

Cosa ti ha detto il mister al termine della partita?
C’era da soffrire, sapevamo che l’Atalanta avrebbe giocato in quel modo, tutti in avanti a pressare. Abbiamo sofferto bene ed il mister ci ha detto che l’importante erano i tre punti. Siamo pronti a soffrire in questo campionato.

Come pensi che sarà ridisegnata la difesa con l’infortunio di Bruno Peres?
Io credo che il mister già sappia cosa fare. Io faccio il giocatore e sarò pronto ad aiutare. Non credo che andrò a destra, ma dobbiamo aspettare cose deciderà il mister.

Che partita ti aspetti contro l’Inter?
Una partita difficile. Roma-Inter è sempre difficile, lo dimostrano gli anni. Spalletti ci conosce e vorrà giocare sempre cercando di stupirci o prendendo di sorpresa qualcuno. Saremo pronti anche a giocare contro l’Inter.

Differenze sul piano difensivo tra Spalletti e Di Francesco?
Sono due metodi diversi, a me non piace giudicare come lavora uno o l’altro. Sono tutt’e due bravi mister, ma ora c’è Di Francesco, ascoltiamo lui, che sicuramente saprà cosa dobbiamo fare.

JUAN JESUS A ROMA TV

Sei stato il migliore in campo, grande soddisfazione?
Io sono la prova che il lavoro ripaga sempre: ho infatti lavorato tantissimo in ritiro e durante la preparazione a Trigoria e credo di aver dimostrato di essere pronto per aiutare la Roma.

Hai una grande intesa con Alisson anche fuori dal campo: questo può aiutare le vostre prestazioni in campo?
Io ho vissuto tanti spogliatoi in carriera e posso dire che questo è un bel gruppo, in cui tutti si aiutano. Io e Alisson siamo più legati perché ci conosciamo da quando abbiamo 14-15 anni e quindi è normale che ci capiamo ancora di più. Ma, ripeto, questo è un gruppo fantastico in cui tutti si danno una mano. Se uno è in difficoltà i compagni lo portano in braccio e lo aiutano.

La Roma oggi ha saputo soffrire…
Dobbiamo capire sempre la partita, se c’è da soffrire lo facciamo insieme e se c’è da giocare giochiamo. Oggi abbiamo sofferto per portare il risultato a casa.

Oggi siete stati bravi soprattutto perché avete mandato sei volte in fuorigioco gli avversari. E’ un segnale?
Grazie per i complimenti, era una partita difficile oggi. Prima della gara ho imparato a studiare gli attaccanti avversari quindi sapevo quello che faceva Petagna solitamente ed ero di conseguenza sempre un passo avanti a lui. Ho fatto abbastanza bene anche contro il Papu Gomez che è un avversario molto difficile. E’ stata una partita dura. Noi siamo riusciti a mandare diverse in fuorigioco gli avanti nerazzurri perché siamo stati più corti. Abbiamo provato a salire spesso perché se siamo attenti e bravi riusciamo a mettere in difficoltà l’attaccante avversario che normalmente ci mette sempre un po’ a tornare e quindi va in off side.

IN TRASFERTA CON ULTRAVIAGGI

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti