Ivan Zazzaroni dopo aver espresso il suo parere sul caso Destro – Astori torna a parlare nuovamente attraverso un post pubblicato sul suo blog puntando questa volta sulla Roma e sui tifosi giallorossi.
“Quattro giorni dopo, straparliamo ancora di Destro. Non della manata ad Astori; non del Cagliari penalizzato; non di Diego Lopez che dopo quella sconfitta ha perso il posto. No. Straparliamo d’altro: alla Roma e ai suoi tifosi non sono andate giù alcune cose:
1) che le televisioni (Rai e Sky) abbiano dedicato spazi eccessivi e, secondo i romanisti, “sospetti” all’episodio;
2) che tv e giornali abbiano invocato la prova televisiva per un fallo sempre secondo loro giudicato dall’arbitro: Er Sistema.
3) che in passato le stesse televisioni e gli stessi giornali non abbiano dedicato identici spazio e vigore a falli commessi da juventini (guarda un po’), in particolare dal “protettissimo” Giorgio Chiellini il duro, lo scomposto;
4) che il giudice sportivo abbia richiesto un supplemento di referto all’arbitro Massa (che peraltro non aveva visto la manata, come si legge nel comunicato di Tosel);
5) che in questo caso si sia utilizzata la moviola (fin troppo ritardata) in campo – la stessa cosa era accaduta con tempi più ridotti (4’36”) la settimana precedente a Sassuolo: Roma giustamente graziata;
6) che alla sudditanza psicologica degli arbitri si sia sostituita la sudditanza mediatica: Er Sistema.
Singolare che alla Roma abbiano ripreso uno slogan tanto caro alla Juve: “soli contro tutti”. Grazie a Dio, smontato in seguito da Rudi Garcia.
Il nostro calcio è questo, oggi. Perdente sotto quasi tutti i punti di vista. Nel frattempo l’Atletico Madrid che è uscito con segno positivo dall’ultimo mercato e il cui monte stipendi non supera i 90 milioni lordi (87) ha eliminato il Barcellona degli scandali finanziari e dei fenomeni mondiali approdando alla semifinale di Champions.
Insomma, siamo strafatti, diffidenti e prevenuti: abbiamo bisogno della moviola in campo e anche in testa. Per rivedere non solo i comportamenti degli arbitri e dei giudici: ma anche i nostri.