La Repubblica (M.Juric) – Il tempo delle formule e dei conguagli è passato in secondo piano a sei giorni dalla conclusione del mercato. Per l’affare Zaniolo si apre la fase della fattibilità. Quella in cui le parti in causa ammorbidiscono le loro posizioni e ragionano in termini di costi-benefici. Cercando il compromesso migliore per la conclusione dell’affare. Il primo è stato Zaniolo, che pur di andare al Milan, è pronto ad accettare un quadriennale a poco più di 2,2 milioni annui. Praticamente lo stesso ingaggio percepito alla Roma. Il Milan dal canto suo è disposto ad alzare ulteriormente l’offerta di prestito con obbligo, dopo quelle presentate negli ultimi giorni, da 15 e da 18 milioni complessivi. Nel mezzo c’è la Roma, tra la voglia di risolvere un problema e non cedere ai riscatti. Tenere Zaniolo e i problemi o cedere all’unica pretendente? Compromessi, appunto. Che potrebbero trovare una sintesi economica con l’incastro giusto. Fuori Zaniolo e il 15% da girare all’Inter, dentro Ziyech e parte del suo lauto ingaggio. Con buona pace di tutte le parti in causa.