Corriere della Sera (G. Piacentini) – Un gol realizzato, un altro paio sbagliati ma almeno la sensazione di aver dato una scossa alla Roma, nei minuti in cui è stato in campo. È Zaniolo l’uomo in copertina dopo il pareggio 3-3 contro lo Yokohama J. Marinos che ha chiuso la tournée giapponese della Roma. Contro i campioni in carica della J League, però, i giallorossi hanno rischiato grosso, se è vero che a pochi minuti dalla fine erano sotto 3-1, prima che le reti di Ibanez e Shomurodov evitassero una brutta figura.
Salvata la faccia, è rimasta comunque l’impressione di un doppio impegno di cui Mourinho e i calciatori avrebbero volentieri fatto a meno. Per una partita e mezza, poi, si è vista una squadra simile a quella che aveva chiuso, tra grosse difficoltà, la prima parte della stagione: con poche idee e che ha fatto fatica a trovare la via del gol.
Ci è voluto il ritorno in campo di Zaniolo, assente nella prima amichevole contro il Nagoya Grampus, per dare una scossa a tutta la squadra. Il numero 22 (tra l’altro schierato a destra dal tecnico in un inedito 4-2-3-1) è ancora in attesa di incontrare la società per discutere del rinnovo del contratto in scadenza nel 2024, e nel frattempo si propone come una delle poche certezze di Mourinho nel reparto offensivo.
Abraham, infatti, è ancora latitante e anche in Giappone ha confermato di avere smarrito il feeling con la porta avversaria, Belotti (ieri c’era più di uno striscione in suo onore) non si è visto in campo perché è reduce da un fastidio muscolare, così come Pellegrini che ha approfittato della trasferta per lavorare; Shomurodov (ieri a segno dopo essersi divorato un gol proprio su assist di Zaniolo) quasi sicuramente sarà ceduto.