Il Messaggero (G. Lengua) – A giugno ci sarà il Milan ad aspettarlo, Zaniolo ne è convinto. Dopo la separazione in casa dalla Roma, spera di rilanciarsi a Milano con un progetto più adatto alle sue potenzialità. Tiago Pinto lo avrebbe ceduto ai rossoneri anche a gennaio, se l’offerta si fosse avvicinata ai 30 milioni offerti dal Bournmouth.
Dopo il no da parte del Bournemouth – non è piaciuto l’atteggiamento avuto da Zaniolo – recuperare con la Roma sarà praticamente impossibile. La scelta di escluderlo dal progetto tecnico è stata presa direttamente dal Presidente Friedkin in accordo con la dierzione sportiva e l’allenatore. Un danno anche alla Nazionale Italiana, dove stava finalmente trovando continuità grazie alla cura Mancini.
All’orizzonte c’è l’ipotesi di un contenzioso legale. Non c’è da escludere che la famiglia dell’esterno scateni una battaglia legale contro la Roma per il massacro mediatico che si è consumato nei giorni scorsi. Sono già stati contattati diversi avvocati che si occuperanno della vicenda. Mobbing e pressioni psicologiche sono solo alcune delle accuse che fa la famiglia dell’esterno. Il Presidente dell’Asso-calciatori Umberto Calcagno, sta seguendo la situazione con la dovuta attenzione. Nicolò aspetterà la fine del calciomercato e la conferenza stampa di Pinto, per poi dare una sua versione dell’accaduto. Oggi è atteso a Trigoria, ma non è escluso che possa prendersi ancora qualche giorno e rientrare la prossima settimana. La telenovela si chiude con una sconfitta sia da una parte che dall’altra. Sarà una missione impossibile riabilitarlo, inoltre se Mourinho dovesse proseguire la linea dura presa dalla società, dovrà fare a meno di un giocatore che fino a 13 giorni fa era titolare indiscusso.