La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Per carità, siamo convinti che – per quanto il suo ego possa essere grande – neppure Nicolò Zaniolo vorrebbe paragonarsi a Bill Gates (almeno per il momento), ma alla luce di come la quotidianità intorno a lui sta cambiando, è possibile che possa sottoscrivere la frase del genio (prima) e magnate (poi) statunitense: “Se oggi vado a letto non avendo fatto niente di nuovo rispetto a ieri, allora è stata una giornata sprecata“.
Ecco, il rischio per l’idolo giallorosso sembra proprio non esserci. La nuova vita, infatti, si sta avvicinando, perché la prestazione che ha tirato fuori dal cilindro contro lo Zorya è di quelle che spinge José Mourinho a riscrivere le gerarchie dell’attacco. E così adesso il Predestinato è in corsia di sorpasso rispetto a Shomurodov come partner di un Abraham in risalita.
Inutile dire che il gol è una sorta di droga per chi lo cerca, così averlo ritrovato giovedì dopo tre mesi di assenza – l’ultimo era stato segnato ad agosto –è un eccellente viatico per Zaniolo in vista del match di domani contro il Torino. Nella partita dell’Olimpico, lo Special One dovrebbe confermare, forzatamente, il 3-4-1-2 sperando di recuperare in extremis Cristante– che oggi potrebbe negativizzarsi – o Viña. Nicolò, comunque, è prontoagiocare ancora da attaccante puro.