La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Nicolò Zaniolo, l’enfant prodige del calcio italiano, il Predestinato, che nel giro di una stagione sembrava così sfiorito da approdare nel girone dei “normali”. Invece a volte il destino sceglie di risarcire quelli a cui ha tolto parecchio. E gli infortuni alle ginocchia dell’attaccante della Roma hanno rappresentato una sosta ai box della vita che poteva farlo deragliare. Eppure, nel giorno più importante per la Roma degli ultimi 14 anni, è toccato a lui regalare la Coppa a una tifoseria stanca di aspettare.
“È un momento stupendo – dice commosso dopo aver deciso Roma-Feyenoord -. Voglio godermi questo momento perché ho coronato il mio sogno da bambino. La Coppa la voglio dedicare alla gente. È tutta per loro, è stata fantastica, se la merita”. Poi Nicolò si mette a cavalcioni fra passato e futuro. «Ho la sensazione che stia nascendo qualcosa di speciale. Siamo forti e neppure noi sappiamo quanto. Ma adesso è il momento di goderci questa serata fantastica”.
Un dribbling intelligente per evitare che si parli di futuro, visto che da mesi si dice come possa essere proprio lui il pezzo che il club giallorosso potrebbe sacrificare per fare plusvalenza.