Corriere dello Sport (A. Losapio)“Non è la mia ultima possibilità”. Nicolò Zaniolo è tranquillo ma carico, voglioso di ripartire dopo due stagioni per nulla semplici. Prima il mancato rinnovo con la Roma (causa Juventus) e un rapporto con la piazza che si era incrinato. Poi il trasferimento al Galatasaray dove è stato incensato ma che ha lasciato dopo sei mesi, infine il prestito all’Aston Villa in cui non ha brillato. “lo non sento pressioni, devo dare il massimo, fare gli allenamenti a mille. Seguire in tutto e per tutto ciò che mi consigliano. Non è l’ultima possibilità ma una possibilità, la voglio prendere al volo. Appena ho saputo dell’interesse di questo club non ho più sentito nessun’altra squadra, non ho esitato a scegliere questo progetto. Per me è il passo più adatto alla mia carriera. Mio padre mi dà consigli e mi ha sempre detto che Gasperini sarebbe stato l’allenatore giusto per me”.

Davanti, come un drappo rosso da sventolare nel viso del toro, c’è il Real Madrid. C’è però da superare un infortunio: era stato convocato per gli Europei da Luciano Spalletti, suo grande estimatore, ma non ha potuto rispondere alla chiamata. “Stiamo lavorando mattina e pomeriggio, mi sento molto meglio, sono stato fermo un mese e mezzo, due, l’infortunio è alle spalle e la frattura a posto. Voglio essere al cento per cento per la Supercoppa Europea, ho degli obiettivi, sì, ma di squadra, di prestazione, di miglioramento. Sui gol… Sono importantissimi, ma sul lungo periodo mi sembra poco realistico fare una previsione”.

Forse non sarà il centravanti di riserva, perché l’obiettivo della società è quello di dare a Gasperini un altro nove. Zaniolo però non si pone nessun limite in campo. “Penso innanzitutto a giocare, dovunque il mister voglia. Davanti posso fare tutti i ruoli, da punta a trequartista. La concorrenza? È normale nello sport, più alzi l’asticella più i compagni sono forti. Sono contento di far parte di questo reparto offensivo. Conoscevo già tutti prima, sono grandi giocatori, non vedo l’ora di potere iniziare con loro e far vedere quello che sono capace di fare. Con Scamacca ho un rapporto approfondito, ci conosciamo da tempo e ci vedevamo fuori dal campo. Quando è uscita l’opportunità Atalanta è stato lui a chiamarmi”.