La Repubblica (F. Ferrazza) – Non finisce l’incubo del Covid in casa Roma. Dopo Cristante (ieri tornato negativo) e Villar, è Felix Afena ad essere risultato positivo ai tamponi effettuati ieri, alla vigilia della gara di stasera (ore 18,30) a Bologna.
“Sosterrò i miei compagni davanti alla tv“, il messaggio lasciato dal giocatore sui social dopo aver saputo la notizia. Smaltita la gioia per i due gol segnati contro il Genoa – con Mourinho che l’ha premiato regalandogli un costoso paio di scarpe – Felix è quindi costretto all’isolamento domiciliare, mentre il tecnico giallorosso avrà un’opzione in meno in attacco.
Convinto dal nuovo assetto tattico. “Zaniolo può giocare come mezz’ala, come numero 10 o come punta unica. Può fare tutto con voglia, empatia, mentalità“. Mourinho plasma la sua nuova Roma sulle caratteristiche di Nicolò, giocatore col quale si scontra, discute, si confronta anche duramente, ma che ritiene un talento puro. Uno dei giocatori con le migliori qualità della sua rosa. E la situazione d’emergenza nella quale il tecnico continua a muoversi (tra Covid e infortuni), potrebbe rendere duraturo il cambiamento tattico che vede Zaniolo spostato più vicino ad Abraham.
La conferma della lunga assenza di Pellegrini – il centrocampista tornerà nel 2022, bloccato da una lesione al retto femorale destro – consoliderà la scelta del 3-4-1-2 anche stasera a Bologna, nel turno infrasettimanale di un campionato che vede i giallorossi alla rincorsa del quarto posto.
La chiave di volta che sta portando risultati, è l’accentramento del numero 22, che, attraverso le partite, sta cercando di ritrovare una continuità agonistica persa con il doppio infortunio alle ginocchia. Una dieta su misura, esercizi mirati, tra campo e palestra, e uno spirito di sacrificio in campo, con Mourinho che lo sprona a correre di più a rientrare, a non limitarsi nel modo di stare in campo.