La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Il biglietto per il passaggio del turno è stato staccato. Infatti, se il bicchiere della Roma, in Conference, è a sorpresa più vuoto che pieno, certo non dipende dalla doppia prova contro lo Zorya, che veleggia all’86° posto nel ranking Uefa.
Dopo lo 0-3 dell’andata i giallorossi maramaldeggiano anche all’Olimpico con un 4-0 santificato dalle reti di Perez, Zaniolo e dalla doppietta di Abraham. Tutto questo – in attesa dell’ultimo turno a Sofia – a meno di harakiri dal Bodo, vale per ora solo il 2° posto nel girone, il che significa dover giocare il playoff contro una delle eliminate della Europa League.
Ma è il presente che conta, e quindi Mourinho può sorridere per il gol ritrovato sia da uno straripante Zaniolo che dal redivivo Abraham. Insomma, la nuova coppia funziona. “È stata una vittoria importante – dice lo stesso Nicolò – perché abbiamo passato il turno. La nuova posizione mi piace, ma davanti posso giocare in tutte le posizioni. Le panchine mi hanno fatto riflettere e le ho accettate. Io vivo di pressioni e mi piace rispondere sul campo. Mou mi ha insegnato a non accontentarmi“.
Si vede dalla formazione. Il portoghese vira su un 3-5-2 a trazione anteriore che, davanti Mancini, il redivivo Smalling e Kumbulla, vede Veretout vertice basso di una mediana a triangolo, che ha Perez e Mkhitaryan più alti, alle spalle di Zaniolo e Abraham di punta, con Karsdorp ed El Shaarawy esterni a tutta fascia. Morale: nell’emergenza almeno 5 giallorossi giocano non nei ruoli consueti, ma l’impasto che ne viene fuori è gradevole, anche per via della sprovvedutezza degli ucraini.