Corriere della Sera (G. Piacentini) – Zaniolo sì, Zaniolo no. È questo il dubbio che accompagnerà Mourinho fino al termine della stagione e la gara contro il Bodo Glimt non farà eccezione. Dalla gestione del presente di Nicolò si capirà anche quello che succederà in futuro: il numero 22 non è mai uscito dal mirino della Juventus e, soprattutto ora che non è più considerato un titolare, una sua partenza non è più così improbabile. Molto dipenderà da come lo Special One riuscirà a riportarlo nel progetto.
La gara con il Bodo, in un Olimpico sold out, potrebbe essere quella giusta per il suo rilancio, sia che parta dalla panchina, come è probabile visto che Mou sembra orientato a confermare la formazione che ha vinto il derby, sia che giochi dal primo minuto.
In Conference League, infatti, ha realizzato i soli due gol casalinghi in questa stagione: in campionato ha segnato a Bergamo e a Empoli, mentre in Coppa è andato a segno, in casa, nei preliminari contro il Trabzonspor e contro lo Zorya. Due gol passati quasi sotto traccia, forse perché si pensava che sarebbero stati i primi di una lunga serie, e invece sono stati gli unici nella competizione.
Se sarà sufficiente per restituirgli una maglia – non parte titolare da Roma-Vitesse del 17 marzo – non è dato saperlo. Difficilmente Mourinho, in conferenza stampa con Mkhitaryan, darà delle anticipazioni ma in ogni caso, con il rischio dei tempi supplementari dietro l’angolo, ci sarà comunque bisogno del miglior Zaniolo.