La Gazzetta dello Sport – Sono i piccoli dettagli che fanno la differenza. Nonostante la tragedia che ha colpito la Turchia, messa in ginocchio da un terremoto che entrerà nella storia per potenza e devastazione, per acquistare Nicolò Zaniolo una delegazione del Galatasaray è partita da Istanbul destinazione Milano per trattare direttamente in Italia sia con la Roma che con l’agente, Claudio Vigorelli.
Morale: a meno di sconquassi (calcistici) l’attaccante di Massa passerà dal giallorosso capitolino a quello “bizantino”, nonostante il Fenerbahce fino all’ultimo stia tentando rilanci che facciano saltare il banco.
Ieri la famiglia ha fatto un rapido blitz a Roma per recuperare i passaporti, visto che oggi stesso Nicolò, la famiglia e l’agente potrebbero partire alla volta di Istanbul. Ma la burocrazia è notevole, visto che fino a tarda serata c’era tutta una serie di documenti da tradurre e firmare.
L’accordo dovrebbe essere chiuso sulla base di 17-18 milioni più bonus (agevoli) per la Roma per arrivare a circa 22 milioni complessivi, mentre al giocatore andrà un contratto di quattro anni e mezzo, fino al giugno 2027, da 3,6 milioni a stagione più bonus. Non basta. Zaniolo è riuscito a ottenere anche l’inserimento di una clausola di rescissione a una cifra non alta, 35 milioni, che gli consentirebbe di tornare in campionati più importanti qualora l’avventura turca gli facesse ritrovare entusiasmo, rendimento e vetrina.
Nella vita, però, non c’è solo il calcio e così l’attaccante ha contattato due persone che l’ambiente del Galatasaray lo conoscono bene: il commissario tecnico Roberto Mancini (che l’ha allenato nella stagione 2013-14) e l’ex compagno Sergio Oliveira (con cui ha giocato e vinto la Conference lo scorso anno nella Roma). Entrambi gli hanno dato referenze eccellenti sull’ambiente, senza contare che il c.t. ha rassicurato Zaniolo anche sul fatto che resterà sempre sotto esame da parte dello staff della Nazionale.