Corriere dello Sport (U. Trani) – Il testimonial del nuovo corso di Mourinho è Zalewski. È il simbolo della Roma bambina che a maggio ha conquistato la Conference League e adesso è in corsa per entrare in zona Champions. Non c’è quindi da meravigliarsi che sia stato protagonista anche contro la Fiorentina, la sua decima partita di questo campionato iniziata da titolare (è già a 20 presenze, comprese quelle nelle coppe, su 25 match stagionali) indirizzando la sfida dell’Olimpico già nel primo tempo).
In 24 minuti ha permesso ai giallorossi di giocare in superiorità numerica. Dodò è riuscito a fermarlo facendo fallo, ricevendo de gialli e quindi il rosso dall’arbitro Giua. Le accelerazioni di Zalewski sulla fascia sinistra sono state ispirate da Dybala, l’unico capace di cambiare improvvisamente e con precisione il gioco da un lato a quello opposto.
A battezzarlo terzino, è stato Mourinho che lo ha utilizzato in 24 partite. Scelta forzata: Vina ha faticato a inserirsi. Così Nicola si è preso il posto di Spinazzola e se lo è tenuto a lungo. Spinazzola, non essendo ancora al meglio, è diventato, pensate un po’, l’alternativa a Zalewski. È successo anche contro la Fiorentina: dopo 66 minuti Mourinho ha inserito Leo per Nicola.
Ma non bisogna fermarsi alla fascia sinistra. Zalewski spesso finisce anche a destra: con Karsdorp in castigo, quando José fa riposare Celik, sposta il polacco di Tivoli a destra. È già successo e accadrà ancora.