Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Un anno fa Nicola Zalewski aveva giocato appena 36 minuti in prima squadra, senza nemmeno una partita da titolare ma con quella timidezza del ragazzo appena chiamato tra i grandi e allenato da un mostro sacro come José Mourinho. Un anno dopo quel giovane di Tivoli si ritrova in Qatar, con la nazionale polacca, a disputare un Mondiale.
Ieri Nicola si è presentato in conferenza stampa nel ritiro della Polonia, senza riuscire a mascherare la timidezza ma con la sana paura che avvolge un ragazzo che si trova a disputare il suo primo Mondiale: “Questo è il momento più importante della mia breve carriera. Sono concentrato su questa partita e scenderò in campo per dare il massimo“.
Il suo avvio di stagione alla Roma non è stato proprio esaltante. Il ragazzo ha faticato ad imporsi sulla sinistra, non mostrando la migliore condizione, o meglio, quella che lo ha fatto brillare nella seconda parte della stagione: “Mourinho mi sta aiutando davvero tanto a crescere e a migliorare. Ho avuto un momento di debolezza, ma so che che devo allenarmi molto per far passare questo periodo in cui non sono stato in forma”.
Di certo il Mondiale in mezzo alla stagione non ha aiutato i calciatori, sia dal punto di vista atletico sia mentale. Tanti hanno avuto paura di infortuni, alcuni hanno pensato un po’ troppo alla nazionale e troppo poco al club, Nicola è rimasto concentrato sulla Roma, non si è mai tirato indietro e ha sempre cercato di dare il massimo per il club e per Mourinho, anche per migliorare la condizione atletica in vista del viaggio in Qatar: “Mi sento molto bene. Diciamo che c’è un po’ di pressione, ma è normale. Sono pronto per la prima partita“. Testa al Messico.