Corriere dello Sport (R. Maida) – Uno sforzo finanziario abbinato a un virtuosismo diplomatico. La Roma spinge per Georginio Wijnaldum, il centrocampista che nei pensieri di Mourinho prenderà il posto di Mkhitaryan, e si affida al presidente Friedkin perché sblocchi lo stallo con il Paris Saint-Germain.
I rapporti tra le due proprietà sono ottimi, orientati da un lavoro sinergico all’interno dell’Eca nel deciso contrasto alla creazione della Superlega. In più Luis Campos, uomo mercato scelto da Nasser Al-Khelaifi per rilanciare il Psg, si confronta costantemente con Mourinho e Tiago Pinto in lingua portoghese.
La sensazione è che in questa settimana l’affare possa arrivare al traguardo, perché le tre componenti sono tutte d’accordo sul trasferimento: le due società più il giocatore che ha già detto sì alla Roma.
L’ostacolo da aggirare è economico. Wijnaldum guadagna circa 9 milioni. È qui che Dan Friedkin deve intervenire, chiedendo al PSg una consistente collaborazione al pagamento dell’ingaggio (intorno al 50%) e l’accettazione di un prestito con diritto di riscatto, per poi ridiscutere il futuro di Wijnaldum a un anno dalla scadenza del contratto. Per il momento l’intesa non è stata raggiunta.