Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – “Chi vuol esser lieto sia, del doman non c’è certezza”. Vale per tutti e quindi anche per un calciatore che è ancora alla ricerca del tempo perduto. Si chiama Georginio Wijnaldum e, a 32 anni compiuti, vorrebbe sapere con cognizione di causa che cosa gli riserverà l’avvenire. La storia è nota. Il centrocampista olandese è in prestito dal Psg e la Roma può riscattarlo a circa 8 milioni. Un affare? Dipende. Al momento la bilancia penderebbe per il no.
La sfortuna, d’altronde, non gli è stata risparmiata in questa stagione. Dopo la frattura della tibia della gamba destra, infatti, il centrocampista olandese – che ha scelto di non operarsi e di seguire perciò una terapia conservativa – ha innanzitutto dovuto rinunciare al Mondiale e poi ha atteso circa sei mesi prima di poter tornare in campo. Nessuna sorpresa che il suo rendimento sia stato finora modesto e la sua ripresa rugginosa, ma è altrettanto certo che la società giallorossa abbia il diritto-dovere di valutare tutti gli elementi, a partire da un contratto netto da circa sette milioni a stagione. Ovvio che la situazione al momento – i numeri sono quelli che potete vedere – non farebbe propendere per il riscatto; è altrettanto sicuro però che Wijnaldum abbia due mesi di tempo per provare a ribaltare la situazione.
Il futuro, perciò, comincia domani, ovvero con la partita contro la Sampdoria, in cui la squadra di José Mourinho – ieri in Vaticano a parlare di calcio e vita col cardinale Tolentino de Mendonça – si presenta in formazione pesantemente rimaneggiata. Fuori mezza difesa e più (Mancini, Ibanez, Karsdorp e Kumbulla), fuori anche Cristante, per l’olandese ci sarà ancora una chance per partire come titolare, provando a dimostrare che il tunnel è realmente terminato, a prescindere del minutaggio.
Con capitan Pellegrini probabilmente arretrato in mediana, l’olandese avrà il compito di cercare assist e gol contro i doriani, penultimi in classifica e con una situazione societaria da brividi. Ma non basta. Visto che da dopo Pasqua, il doppio impegno settimanale tornerà prepotentemente alla ribalta, lo Special One deve avere la certezza di poter contare su di lui, senza più le riserve date dalla precaria condizione fisica.
Insomma, in due mesi Wijnaldum si gioca il futuro in giallorosso, anche perché il Psg, a cui è legato con un contratto in scadenza nel 2024, di certo non lo rimetterà in rosa, ma proverà a cederlo, anche se l’ingaggio è senz’altro pesante per i parametri di Trigoria. Che la dirigenza, però, possa avere altri piani è ovviamente palese. Non è un mistero che l’operazione Frattesi in estate potrebbe prendere di nuovo quota, grazie al fatto che la Roma detiene virtualmente il trenta per cento del cartellino del centrocampista azzurro.
Certo, l’acquisto dell’ex giallorosso sarebbe senza dubbio più oneroso rispetto a quello dell’olandese, ma l’età (23 anni) giocherebbe naturalmente a favore dell’italiano. Morale: a cominciare dalla partita di domani contro la squadra di Stankovic toccherà a Wijnaldum far capire che l’infortunio è solo un brutto ricordo. Se l’ex stella di Feyenoord, Psv, Newcastle e Liverpool riuscisse a tornare ai propri livelli, il contributo che potrebbe dare alla causa giallorossa sarebbe entusiasmante. Ma i ricordi ora non servono più. C’è un futuro da conquistare. E bisogna fare in fretta perché il tempo stringe.