Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Mirko Vucinic, icona del calcio montenegrino, diventato ricco e famoso in Italia, ha avuto il Coronavirus e l’ha superato con il tempismo. Il calciatore, ex Roma e Juventus, ha parlato del calcio italiano, della sua esperienza alla Roma e della Juventus, lasciandosi andare ad un augurio particolare ai giallorossi e a Nicolò Zaniolo. Queste le sue parole:
E’ tornato in Montenegro?
In realtà vivo sempre a Lecce, ma sono venuto qui perché studio da allenatore. Presto prenderò il patentino, che è equiparato agli altri tesserini europei: potrò allenare in Serie C, o come secondo in Serie A.
Vucinic allenatore? Non l’avremmo mai detto
Eh sì, si cresce. In campo ero più creativo, in panchina invece serve maggiore lucidità. Mi sto impegnando.
Quale impressione ha del calcio italiano?
Vedo una tendenza strana. Aumentano gli ingaggi dei calciatori ma la qualità media scende. Forse è un problema di ricambio generazionale, i giovani faticano e venire fuori.
Lei esordì nel Lecce giovanissimo, poi approdò alla Roma a 23 anni. Avrebbe potuto sfruttare di più il suo talento?
Non mi pongo questo problema, sono soddisfatto di quello che ho costruito nella mia vita. Ho giocato a calcio, mi sono divertito, mi sono tolto delle soddisfazioni.
Conoscendo bene l’ambiente Juventus, si è fatto un’idea delle critiche che Sarri sta ricevendo?
A me sembra che la Juve sia sempre la Juve. Vince da molti anni in Italia e sta provando a consacrarsi anche in Champions, ma non crediate che sia scontato. Vincere è sempre molto difficile, non esiste una squadra che vince per mancanza di avversari. Quando si vince si è più bravi.
Zaniolo è nel mirino della Juve, avendo vissuto una storia simile ai tempi della Roma, cosa gli consiglierebbe?
Non mi permetto di dare consigli, perché non conosco nel dettaglio la sua situazione. Parliamo di un calciatore giovane, gli auguro di lavorare duro per migliorarsi. L’infortunio è stato un intoppo del suo percorso di crescita ma potrebbe persino averlo fortificato.
E alla Roma cosa augura?
Il meglio. Ho passato cinque anni splendidi, in un ambiente particolare: vincevamo delle coppe, abbiamo sfiorato due volte lo scudetto. Spero che arrivi presto una proprietà ricca che possa portare la squadra in alto, dove merita di stare. I tifosi sono molto appassionati, vanno premiati.