Volpato, da Sydney alla conquista di Mourinho

La Repubblica (A. Di Carlo) – L’emozione dell’esordio in Serie A l’aveva già archiviata mesi fa, con quell’ingresso in campo nel finale della sfida con l’Inter, persa nettamente dai giallorossi. Sarà per quello che José Mourinho, quando lo ha spedito in campo nella ripresa, non si è fatto problemi nel chiedergli di aiutare la squadra a ribaltare il risultato. E lui non ha fatto una piega, entrando in campo con la tranquillità di un veterano. Peccato, si fa per dire, che la carta d’identità di Cristian Volpato reciti 15 novembre 2003, 19 anni ancora da compiere.

Tre minuti dopo il suo ingresso e il pallone gli finisce su quel mancino che ha dovuto sgomitare e non poco per arrivare dall’altra parte del mondo, partendo da Camperdown, un sobborgo a 4 km di distanza dal cuore di Sydney. Un viaggio in aereo interminabile, il tempo opposto che quel sinistro ha impiegato per bucare la rete di Montipò e far esplodere la Curva Sud.

Il talento italo-australiano ha gioito con moderazione davanti ai suoi tifosi e incantato l’Olimpico con le giocate mostrate nella sfida contro l’Hellas Verona, sotto gli occhi attenti del suo agente e fratello maggiore, quel Francesco Totti che tante serate magiche ha regalato ai tifosi giallorossi. E forse non è un caso che Volpato sia il primo numero 10 “ufficiale” entrato a Trigoria da quando l’ex capitano ha smesso di giocare, visto che da questa stagione il Campionato Primavera ha istituito la numerazione fissa.

Il presente racconta di un giovane talentuoso artista del pallone, ma in passato qualcuno non ha avuto la necessaria pazienza di attendere e credere fino in fondo nelle sue capacità. Scartato prima dalla selezione Junior del Sydney FC e successivamente dall’U16 degli Western Sydney Wanderers FC, fu segnalato a Trigoria dal direttore tecnico dell’Australasian Soccer Academy, Tony Basha. Una telefonata all’amico Fabrizio Piccareta bastò per metterlo su un aereo e spedirlo a Trigoria, con al seguito la raccomandazione di chi credeva di aver scovato un diamante grezzo.

Da quella “svista” nasce la sliding door che cambia la vita del giovane, che arriva così ad indossare la maglia della Roma U17. Qui emergono giocate, gol e prestazioni che non hanno lasciato indifferente Francesco Totti. L’ex capitano giallorosso lo ha accolto così nella sua CT10 Management e ne sta seguendo da vicino i primi passi della sua carriera, con i consigli di chi conosce perfettamente ogni fase necessaria per diventare un grande calciatore. E ora anche José Mourinho sa che su Volpato può fare affidamento e che forse la realtà della Primavera inizia a stargli stretta, viste le potenzialità del ragazzo.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti