Quattro giornate al fischio finale del campionato, 12 punti a disposizione, sei squadre in corsa per i due posti Champions ancora disponibili. Nella volata finale conteranno diversi fattori: la condizione atletica, quella psicologica, il lavoro degli allenatori. Analizzando il momento delle sei squadre coinvolte nella lotta per l’Europa che conta forse soltanto una, al massimo due possono dormire sonni più o meno tranquilli. Di certo, chi non fa salti di gioia per lo stato di forma del proprio bomber sono Inter, Roma, Milan e Lazio. Spalletti, ad esempio, non ha chiaro chi debba essere il centravanti dei nerazzurri tra Icardi e Lautaro. Dzeko e Immobile a Roma sono praticamente sulla stessa lunghezza d’onda: il romanista, un solo centro all’Olimpico in campionato, ha segnato gli stessi gol di Kolarov e due meno di El Shaarawy; il laziale ha firmato 14 reti, ma solo 5 nelle ultime 20 giornate. A Milano, sponda rossonera, il polacco Piatek, 21 reti a referto, è finito addirittura in panchina. Meno problemi, lì davanti, li stanno avendo il Toro del ritrovato Belotti e, soprattutto, l’Atalanta che è arrivata a quota 68 reti complessive dopo il posticipo contro l’Udinese. Lo scrive Il Messaggero.