Corriere dello Sport (A.Ramazzotti) – Beppe Bergomi vede ogni fine settimana diverse partite di campionato perché, oltre a quella che commenta per Sky, quando è a casa ne “seziona” altre per studiare le varie formazioni. Lazio, Inter e Roma, in rigoroso ordine di classifica, le conosce bene e nessuno meglio di lui può fare la radiografia dello sprint verso la Champions League. Tre formazioni in corsa per due posti, anche se l’ex capitano nerazzurro non esclude che, a sorpresa, possa rientrare anche una delle squadre che inseguono. Soprattutto se Inzaghi, Spalletti e Di Francesco continueranno a viaggiare con una media punti bassa come quella dell’ultimo periodo.
Bergomi, si ricorda una lotta per la Champions così equilibrata?
«Purtroppo da qualche anno non avevamo più quattro posti in Champions e, anche se la memoria può tradirmi, non ricordo tre squadre così vicine tra loro e tanto staccate rispetto alle inseguitrici. Il quarto posto questa stagione ha un grande valore e mi aspetto che andranno avanti così fino alla fine».
Napoli e Juve per lo scudetto, Lazio, Inter e Roma per la Champions, poi un gruppo di squadre che puntano al sesto posto: si aspettava un simile… frazionamento del campionato?
«Questo divario tra le prime due e la Roma non me lo sarei mai immaginato perché quella giallorossa è una rosa importante a dispetto delle partenze Rüdiger e Salah. L’Inter mi aveva illuso dopo il pareggio contro il Napoli e speravo che restasse lì fino alla fine. Anche la Lazio però ha una grande squadra, con tanti giocatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Un po’ più di lotta per il titolo me la sarei immaginata o almeno credevo che quelle tre potessero stare più vicine alle altre».
Qualcuna delle inseguitrici di Lazio, Inter e Roma può sognare una rincorsa alla Champions?
«Se davanti continuano ad andare così piano, basta poco per rientrare. Soprattutto in caso di un filotto di 4-5 vittorie da parte di chi insegue».
A chi pensa?
«Al Milan per il suo blasone: se avesse vinto a Udine… Occhio però anche alla Sampdoria, perché gioca un bel calcio, e l’Atalanta perché, nonostante sia ancora in corsa in Coppa Italia e l’Europa League, ha Gasperini che è uno specialista nei finali di campionato in volata».
Tra le tre adesso in corsa per la Champions quella che sta peggio sembra l’Inter.
«Dietro al crollo dei nerazzurri non c’è un problema fisico, ma qualcosa di mentale. Si tratta di una situazione difficile da spiegare da fuori, ma anche quando sei dentro in situazioni del genere non sai come intervenire. Forse deve semplicemente passare il momento no».
Due mesi fa era difficile immaginare che Icardi e compagni imboccassero un simile tunnel.
«Sono un estimatore di Spalletti e, anche se la sua squadra non giocava neppure nel suo momento migliore un ottimo calcio, no a inizio dicembre avevo sempre visto un’Inter viva, in partita contro qualunque avversario e soprattutto con un’energia diversa. Adesso invece i nerazzurri sembrano impauriti, intimiditi contro chiunque e non danno mai la sensazione di poter segnare. Se non avessero mantenuto una discreta tenuta difensiva, la classifica sarebbe ancora peggiore… Devono ritrovare il senso di identità e quei valori nerazzurri sui quali Spalletti aveva puntato da luglio in poi».
La Roma prima della vittoria di domenica a Verona non se la passava molto meglio.
«I giallorossi hanno perso certezze quando si sono staccati dal Napoli e dalla Juventus. Hanno eliminato l’Atletico in Champions League e battuto il Chelsea. La formazione di Di Francesco non può essere quella dell’ultimo periodo. Probabilmente il mercato di gennaio le ha tolto qualcosa perché, quando metti sul mercato il tuo bomber, qualcosa si rompe. La manovra della Roma è sempre stata lenta e spesso ha vinto 1-0. Da un paio di mesi questa cosa non succedeva più e il fatto che a Verona sia arrivato un successo per 1-0 è positivo».
Delle tre la Lazio sembra quella che sta meglio nonostante i due ko di fila contro Milan e Genoa.
«Nelle ultime due gare i biancocelesti non hanno fatto bene, ma il loro gioco è rimasto brillante. D’accordo hanno perso, ma non sono in crisi nera. E non lo saranno neppure in caso di sconfitta sul campo del Napoli».
La ripresa delle coppe europee può essere un fattore?
«La Lazio ha l’Europa League e la Coppa Italia, la Roma la Champions, l’Inter… niente, ma secondo me le coppe non portano via energie, ma anzi ti danno autostima e permettono a tutta la rosa di giocare. In questo finale di stagione saranno fondamentali la tenuta mentale e il saper reagire ai momenti difficili».
Finiamo con un pronostico: chi parteciperà alla prossima Champions tra Lazio, Inter e Roma?
«A inizio stagione avevo detto Inter e Roma e lo confermo».