La Repubblica (M. Juric) – È durato poco più di un quarto d’ora il ritmo da partita vera. Il tempo di guardare Lukaku segnare il quinto gol su sei partite in coppa e registrare il vantaggio dello Slavia Praga contro il Servette. Spente le speranze di primo posto, Roma-Sheriff si è trasformata velocemente in un’amichevole del giovedì. A ritmi di calcio camminato, con l’unica preoccupazione di non subire altri infortuni in previsione del tour de force natalizio in campionato.
Alla fine tutto secondo pronostico. Slavia Praga primo nel girone e Roma seconda. Appuntamento lunedì alle ore 13.00 per scoprire l’avversaria ai playoff di Europa League (15 e 22 febbraio 2024) tra le sette nobili decadute dalla Champions League (Milan escluso). Più che spunti tecnici rilevanti, la partita con lo Sheriff ha offerto a Mourinho la conferma dello stato di forma di Lukaku, al dodicesimo gol stagionale, ma anche qualche speranza per la difficile trasferta di domenica a Bologna.
Come quella di Belotti, tornato al gol dopo due mesi di astinenza. Toccherà a lui guidare l’attacco della Roma al Dall’Ara. Con Lukaku squalificato e Dybala infortunato, la scelta per lo Special One è obbligata. Una sgambata utile a rimettere in moto l’attaccante italiano (solo 21’ giocati nell’ultimo mese e mezzo) facendogli ritrovare anche l’intesa con El Shaarawy.
Nonostante l’aria da allenamento, adatta a regalare l’esordio assoluto al giovane Mattia Mannini e il primo gol da professionista a Pisilli, qualche altro segnale per Mou è arrivato. A partire da Zalewski (squalificato in campionato) che sembra essere uscito dal tunnel negativo degli ultimi mesi. Tanti spunti sulla fascia sinistra, compreso l’assist per Lukaku, mettendo in costante apprensione la difesa moldava.