Corriere dello Sport (G. Marota) – Matias Vina è arrivato a Roma nell’agosto del 2021 con la speranza di imporsi come titolare nello scacchiere tattico di Mourinho, complice anche l’infortunio di Spinazzola. Il terzino sinistro ha giocato tanto nella prima parte di stagione (19 partite su 23 in campionato con 4 match saltati per infortunio), ma con il passare dei mesi ha perso il posto. Nel suo ruolo, l’allenatore ha utilizzato sia El Shaarawy sia Zalewski, diventato una certezza.
Il passaggio al 3-5-2 ha fortemente penalizzato l’uruguaiano, il quale da fine gennaio ha collezionato appena 72 minuti in campo nelle ultime 11 partite di Serie A. Anche in Conference League ha giocato con il contagocce: 25 minuti all’andata con il Bodo, 11 minuti tra le due semifinali con il Leicester e l’ingresso solamente nel recupero in finale.
Nonostante il rendimento altalenante, la Roma ha deciso di tenerlo in rosa. Il calciatore non è sul mercato per due motivi: il primo riguarda la necessità di allungare la rosa, il secondo è di stampo economico. La spesa in estate è stata di 13 milioni più bonus e, al momento, nessun club è intenzionato a sborsare quella cifra. Lo stesso Viña vorrebbe rimanere nella Capitale per giocarsi le sue carte, anche se al momento parte dietro Spinazzola e Zalewski.