Corriere dello Sport (R. Maida) – Uno dei pensieri di Florent Ghisolfi, rimasto unica figura dirigenziale di riferimento alla Roma, è sistemare una serie di contratti che, per un motivo o per un altro, possono diventare questioni delicate.
Il rinnovo di Nicola Zalewski, riabilitato a Monza dopo l’esclusione decisa dalla società, è certamente un argomento di stretta attualità. Da Trigoria si torna a parlare di lui con un cauto ottimismo, anche se molti nell’ambiente del mercato sospettano che Zalewski abbia già una grande italiana dietro alle spalle, pronta ad arruolarlo a parametro zero dal prossimo primo luglio. Il caso di Mile Svilar, il portiere titolare, è diverso perché non è legato alla durata del contratto ma allo stipendio. La Roma sta trattando un nuovo accordo, che le permetta anche un’estensione del vincolo fino al 2028. La base economica della negoziazione si aggira sui 2 milioni netti.
È un caso ancora differente invece Niccolò Pisilli, esploso tra le mani di De Rossi dopo che la Roma aveva deciso di mandarlo a giocare in prestito in Austria per una stagione. Ora che è stato addirittura convocato in Nazionale, dovrà essere convocato in sede per discutere il contratto su cifre completamente diverse da quelle attuali: oggi Pisilli guadagna 90.000 euro. La sua volontà di restare a Trigoria è acclarata. Altrettanto importante è però la costruzione del futuro.
Nella Roma che cresce ci sono due giocatori, due nazionali, che a giugno saranno libero di cambiare squadra. Uno è il portiere italo-brasiliano Renato Marin. L’altro è l’esterno destro Mattia Mannini, pure molto promettente. Sono due ragazzi del 2006: la Roma non può perderli senza neppure averli scoperti.