Verre, Lucca, Romagnoli, Svedkauskas e Proietti Gaffi. (…) Insieme a Nico Lopez e a Dodò sono stati i volti nuovi del ritiro.
Tra qualche giorno torneranno nella Primavera di Alberto De Rossi, ma hanno sfruttato l’occasione per mettersi in mostra agli occhi di Zeman. Giovani, ma già sfrontati. Consapevoli dei propri mezzi («Non devo dimostrare nulla, chi mi conosce sa quello che faccio», il pensiero di Verre, il veterano del gruppo visto che è al suo secondo ritiro), ma sempre umili («Dobbiamo lavorare tanto», hanno detto praticamente in coro).
Tutti sono rimasti affascinati da Zeman e dal suo lavoro. «Non mi aspettavo un ritiro così duro», ha commentato il lituano Svedkauskas, soffiato alla Fiorentina e portiere di sicuro avvenire. Tra i meno conosciuti c’è il brasiliano Lucca, un colpo a sorpresa realizzato da Baldini, che lo ha prelevato dall’Internacional di Porto Alegre. Volto da attore, personalità in mezzo al campo e davanti ai microfoni, in Brasile è considerato un predestinato. Ha già le idee chiare. «Preferisco giocare regista ma posso fare anche l’intermedio, non ho problemi. Zeman mi ha provato anche in difesa. Del mister mi ha colpito il fatto che gioca sempre all’attacco, ci ha detto che dobbiamo correre più della palla. Dove arriveremo? L’obiettivo è la Champions».
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini