Corriere dello Sport (L. Tagliaferri) – A margine della conferenza-evento “Emozioni a Trastevere”, tenutasi nel centro sportivo del club di Via Vitellia, Carlo Verdone, celebre tifoso giallorosso, è tornato a parlare della Roma.
“Bisogna essere un po’ nostalgici nel parlare di calcio. Troppo spesso vediamo la composizione delle squadre e vediamo come alcuni giocatori non potranno mai essere una bandiera di una squadra, perché andranno via se sono molto bravi. Poi l’Arabia… Il calcio ha perso molta poesia, sta diventando sempre più un business. I Totti e i Del Piero non ci sono più e questo dà un po’ di dolore”.
Verdone ha parlato dell’importanza dell’onestà e dei vivai. E a proposito di giocatori del serbatoio giallorosso, con Edoardo Bove, in scadenza il 30 giugno 2025, non sono ancora state gettate le basi per un rinnovo. “Non lo so come stanno le cose… Oramai nelle squadre non c’è più qualcosa di sicuro – continua l’attore e regista romano – Non sai più qual è il giocatore che partirà o resterà a far parte della rosa, non sappiamo nulla. Non so neanche se Dybala resta e se Mourinho se ne va”.
Un Verdone quasi sconsolato. “Chi va, chi torna, ogni giorno se ne leggono tante. Tutte queste cose fanno sì che è impossibile formare delle bandiere importanti come è stato in passato”.
E anche sull’ipotesi di un addio di Mou Verdone sembra quasi sconsolato, ma al tempo stesso conscio del momento che vive attualmente il calcio. “Questo fa delle squadre buone per una stagione, poi che cosa succederà non lo sappiamo. Se i soldi arabi possono portare via lo Special One? Ma possono portare tutti via… Se va via Mourinho, va via Mourinho. Punto. Ne prenderemo un altro, spero De Zerbi. Leggevo che Abraham tornerà a presto a giocare. Bene, spero che torni con maggiore efficienza atletica e più allenamento”.