La Repubblica – Il suo inno dovrà aspettare ancora un po’ per risuonare all’interno dello Stadio Olimpico. Antonello Venditti ha rilasciato un’intervista dove ha parlato di musica ma anche di calcio. Queste le sue parole:
“Dovrebbe fermarsi come la musica. Il gesto atletico è intatto, ma il significato di quel gesto è completamente ribaltato. Una partita in uno stadio vuoto non è una partita vera, è televisione più che calcio, come cantare in un’arena vuota. Ma la partita e il concerto sono persone, anime che convergono in un luogo per incontrarsi. Non è giusto dimenticarsi delle professionalità del calcio dilettantistico che ha perso tutto e di cui non si parla. Tutti insieme poi potremo ripartire e tornare ad abbracciarci”.