Corriere dello Sport (E.Intorcia) – Dice Ernesto Valverde che «il Barcellona non speculerà sulla vittoria dell’andata» ma anche che «non si sente già in semifinale». Certe delusioni del recente passato suggeriscono un atteggiamento più saggio. Anche nelle scelte iniziali: Busquets alla fine dovrebbe essere in campo perché, come spiega Valverde, «tutti i calciatori che sono stati convocati sono in grado di giocare titolari», ma c’è Sergi Roberto in diffida (come all’andata, del resto) e allora meglio tenerlo fuori, a maggior ragione che, dal turno successivo, il conto dei gialli si riazzererà. Più Paulinho che Dembelé a quel punto nel 4-4-2, con il chiaro intento di arginare una Roma arrembante. «Mi aspetto un approccio già visto all’andata – spiega – e credo che loro avranno ancora più intensità. Con uno svantaggio così quello che ti interessa è segnare subito un gol che ti metta in carreggiata. Noi dovremo fare una partita forte per superare il turno». Senza pensare troppo a quanto accaduto all’andata: «Il buon risultato del Camp Nou finisce lì, può succedere qualsiasi cosa, una giocata, un’espulsione. Dobbiamo cercare di vincere, anzi. Certo, so che si può anche perdere, ma io penso di più al fatto di poter vincere. Nel calcio le cose straordinarie accadono, è vero: dobbiamo fare in modo che non succeda. Alla Roma è difficile fare gol, ma anche noi abbiamo argomentazioni giuste per segnare… Hanno giocatori estremamente validi, per noi un eccesso di fiducia può costare caro».
MESSI E SOLIDITÀ – Spiega di non temere la gabbia della Roma per contenere Messi: «Ogni allenatore cerca di limitare i giocatori rivali, noi abbiamo Messi e questo condiziona spesso l’approccio degli avversari alla gara. Leo troverà sempre il modo per entrare nel gioco ed essere decisivo, è la cosa bella della partita. Ma anche noi dovremo fare attenzione a Dzeko e ad altri». E’ un Barça solidissimo, solo tre gol concessi finora, gli stessi che servirebbero alla Roma per passare il turno: «Tutti cerchiamo l’equilibrio. Sei solido quando attacchi bene e al tempo stesso quando un buon attacco ti consente di difendere bene, noi giochiamo con molti metri di campo alle nostre spalle. In campionato la regolarità che ti premia, in Champions bastano dieci minuti negativi e uno svarione ti può buttare fuori. Serve più attenzione ai dettagli».
SCENARI – Il Barça è in corsa per il triplete, ha la Liga in tasca. E’ una pressione in più per il tecnico blaugrana? «No, anche perché non abbiamo vinto nulla, quello che ci interessa è continuare a giocare bene e pensare ad arrivare in semifinale di Champions. Il weekend di Liga ci rafforza, avevamo bisogno di 15 punti per essere campioni ma, non avendo vinto nè Real né Atletico, ce ne occorrono solo dieci: meglio così. Ma ora la Liga è parcheggiata, conta questa partita. E, nonostante tutte le domande su questo tema, vi dico: non abbiamo un eccesso di fiducia e non stiamo speculando sul 4-1 dell’andata».