Corriere della Sera (M. Ferretti) – Una squadra è formata da undici giocatori: se un paio vanno incontro a una giornata storta, è un problema di singoli; se soltanto un paio vanno bene, è un problema di squadra. La Roma a Cremona è mancata come squadra. L’esatto contrario di quanto accaduto pochi giorni prima contro il Salisburgo, con una partecipazione positiva dell’intero gruppo.
Ecco perché si è parlato di vittoria di squadra, così come analizzando il clamoroso ko dello Zini si deve parlare di ko di squadra. Questo per ribadire che i successi e le sconfitte non appartengono mai ai singoli, ma sono frutto del rendimento del collettivo. Staff tecnico compreso.
I quattro cambi effettuati da Mou dopo sessantadue minuti a Cremona sono la conferma che era la squadra – e non solo quei quattro singoli – a girare storto. Come ulteriormente confermato dal cambio di modulo imposto dal portoghese, con il passaggio dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1. Così, in vista della gara contro la lanciatissima Juventus, sarà obbligatorio ritrovare più la squadra che i singoli. Mica facile, però.