Uno scudetto scritto dalle stelle: effetto Dybala

Corriere dello Sport (A. Polverosi) – Mercoledì ripartiamo anche noi, ultimi in Europa (Germania esclusa, ma loro sono abituati a interminabili soste invernali). Ripartiamo con più di un girone da giocare e soprattutto con i nostri campioni, quelli ammirati nelle prime 15 partite (Kvaratskhelia, Osimhen, Giroud, Leao e Milinkovic), quelli da ritrovare (Chiesa e Vlahovic), quelli che ancora non abbiamo visto causa infortuni (Pogba e Wijnaldum), quelli che hanno vinto un Mondiale ma senza esserne protagonisti (Lautaro Martinez e Dybala) e quelli (quello) su cui da anni si scommette a occhi chiusi (Immobile). Ecco, cosa daranno alle loro squadre?

Parliamo di Dybala a cui Scaloni ha concesso appena 17 minuti (divisi in due pezzettini di partita) durante il Mondiale. Per il ct della Seleccion era la riserva di Messi e Messi, per evidenti ragioni, era intoccabile. Dybala ha avuto comunque la possibilità di lasciare il segno sulla finale col rigore del momentaneo 2-1 argentino, un rigore pesante realizzato subito dopo l’errore di Coman.

Prima di partire per il Mondiale, e dopo il lungo infortunio, era riuscito a giocare solo l’ultima gara del 2022 contro il Torino. L’infortunio dei giocatori di maggiore qualità è stato il primo vero problema della Roma che ha faticato a raggiungere un soddisfacente livello tecnico. Ora però insieme a Dybala sta per tornare anche Wijnaldum, fondamentale per migliorare la qualità della squadra. Mourinho ha bisogno di un centrocampista di quello spessore, capace di dare equilibrio e tecnica a una squadra ancora alla ricerca della sua vera dimensione.

 

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