Corriere della Sera (G.Piacentini) – Senza Pellegrini, per il risentimento al polpaccio accusato in Nazionale, e Cengiz Under, per un problema al retto femorale della coscia sinistra che sarà valutato nei prossimi giorni. La Roma è partita ieri per Bologna con due uomini in meno, e per questo Eusebio Di Francesco dovrà fare ancora più attenzione nel decidere la formazione da mandare in campo. Con il Barcellona alle porte, e 7 partite in 22 giorni, il tecnico deve cercare di mantenere l’equilibrio tra titolari e seconde linee. «Nel fare le scelte – le parole di Di Francesco – dovrò valutare allo stesso modo l’aspetto fisico e quello mentale. Ho parlato con tutti i giocatori rientrati dalle Nazionali, alcuni sono stati utilizzati in maniera giusta, altri hanno giocato quasi tutte le partite e devo fare considerazioni importanti in vista di tutte queste gare ravvicinate».
Il ballottaggio più importante riguarda Dzeko e Schick. «Giocherà l’uno o l’altro. Le possibilità sono al 50%, in allenamento ho visto qualcosa. Patrik avrei voluto allenarlo durante la sosta, ma ha segnato in nazionale e l’aspetto psicologico è importante, se dovesse scendere in campo spero che dimostri di essere carico». Chi sembra sicuro di una maglia è Stephan El Shaarawy, che con un gol decise il match di andata all’Olimpico. «In tre si giocano due posti: Perotti, Gerson ed El Shaarawy, che è il più sicuro di giocare. Defrel è tornato a disposizione, ma ha meno allenamenti nelle gambe, è rientrato solo martedì, difficilmente partirà dall’inizio».
Il rischio che la squadra pensi al Barcellona resta alto. «C’è il Bologna da affrontare, e non lo dico solo per il mio ruolo. È importante mantenere la nostra posizione in classifica» Partendo da una considerazione di Nainggolan («Non so cosa ci sia successo a dicembre e gennaio»), Di Francesco fa un’analisi del processo di crescita della squadra.«Dobbiamo migliorare, ci stiamo lavorando e sicuramente si può fare di più per non calare fisicamente e mentalmente. Dopo il Qarabag possiamo aver mollato qualcosa, sbagliando. Si dà sempre colpa all’ambiente e non lo condivido, dobbiamo crescere qui dentro, ci deve servire da lezione. Dal punto di vista fisico la squadra è tornata a brillare, ma nel momento difficile non siamo stati bravi a portare a casa i risultati».