Il Messaggero (S. Carina) – Svagata, stanca, probabilmente ancora con le gambe e soprattutto la testa all’indimenticabile notte di giovedì scorso all’Olimpico, la Roma si complica la vita in questo finale di stagione, perdendo a Firenze e rimettendo in corsa per un posto in Europa League sia i viola che l’Atalanta.
Con la Lazio che ora è avanti di 3 punti, la magra consolazione (oltre al sorriso per il ritorno di Spinazzola in campo) è che i giallorossi sono ancora padroni del loro destino. Ossia, vincendo con Venezia e Torino, il pass alla seconda competizione europea per club sarebbe comunque garantito. Mourinho e soci, infatti, godono di un vantaggio negli scontri diretti con tutte e tre le contendenti. Senza dimenticare che c’è sempre il jolly di Tirana: vincendo la Conference, la Roma riaprirebbe la bacheca ma si garantirebbe in ogni caso un posto alla prossima Europa League.
Partita, quella di ieri, da dimenticare, per un approccio forse più che sbagliato troppo attendista dei giallorossi che la Fiorentina, partendo con il piede sull’acceleratore, ha subito saputo sfruttare. L’uno-due in appena 11 minuti è la fotografia di errori dei singoli (Karsdorp, Ibanez e Zalewski) e di una freschezza da parte dei viola che la Roma – giunta alla 52° gara stagionale – non può avere. Poi, però, non si può aprire un ampio capitolo sull’arbitro Guida e sull’assistente Banti, chiamato più volte in causa nel post-gara da Mourinho e in modo indiretto dal gm Pinto.
Perché la Roma avrà giocato male, avrà subito la freschezza dei viola, ma quello che è accaduto ieri al Franchi e l’ennesima conferma di una saga iniziata dall’inizio del campionato. L’1-0 che indirizza il match nasce infatti per un contatto tra Karsdorp e Gonzalez che il direttore di gara aveva valutato non punibile. E infatti il tocco dell’olandese se c’è, è impercettibile con l’argentino che appare chiaramente già in caduta libera. L’azione va avanti, poi Guida è richiamato dal Var e cambia decisione. Episodio nel quale l’ausilio tecnologico non potrebbe entrare e che inevitabilmente cambia la partita.
Non è il primo errore che i giallorossi subiscono in stagione e si aggiunge alla lunga serie di arbitraggi che hanno caratterizzato l’annata di Pellegrini e compagni. Da Rapuano a Guida, passando per Orsato, Maresca, Aureliano, Chiffi, Massa, Abisso, Di Bello ai quali – con il Banti di ieri – si uniscono anche gli addetti al Var Chiffi, Irrati, De Meo, Fabbri, Aureliano, Nasca e Di Paolo, ce n’è per tutti i gusti. E per tutti gli errori possibili.