La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – La ricostruzione ripartirà prima di tutto dalle partenze. Addii, saluti, strette di mano e amici come prima. Undici giocatori a cui la Roma rinuncerà senza grosse ansie e che produrranno complessivamente un risparmio di 33,1 euro netti, al lordo circa 50 milioni, considerando anche gli effetti del Decreto Crescita. Tra questi il primo della lista è ovviamente Renato Sanches, che tornerà al Psg e che è costato alla Roma 3,6 milioni di euro. Poi Rui Patricio (ingaggio da 3 milioni), l’altro portoghese della rosa, il portiere che era arrivato con José Mourinho nel 2021 e che ha perso a gennaio scorso il posto da titolare. Insieme a loro l’altro addio praticamente certo è quello del centravanti belga Romelu Lukaku, che tornerà al Chelsea ma che è entrato nell’orbita del Napoli. E a meno di clamorosi colpi di scena saluterà tutti anche Spinazzola (3 milioni), il cui contratto quinquennale scadrà il 30 giugno. Certi di lasciare la Roma, in quanto in prestito, sono poi anche Kristensen, Huijsen  ed Azmoun (1,7) per cui la Roma non investirà i 12,5 milioni richiesti dal Bayer Leverkusen. Poi ci sono altri quattro giocatori che ballano, per un motivo o per l’altro. Il primo è chiaramente Llorente. La Roma vuole rifletterci ancora su. Poi c’è Chris Smalling, che a Trigoria piazzerebbero volentieri altrove, considerando lo stipendio. Infine, Karsdorp ed Aouar. L’olandese (2,4 milioni) vive una situazione ambientale ormai insostenibile. L’algerino (3) è stata l’altra grande delusione stagionale.