La Gazzetta dello Sport (M. Nicita) – L’operazione aggancio secondo posto maturata nel pomeriggio con la sconfitta del Milan, prossimo avversario all’Olimpico, e già sfumata alla sera per la Roma. La squadra di Fonseca sbatte sul muro del Benevento e non va oltre un brutto 0-0 in cui ha molto da rimproverarsi e poco da recriminare. Nonostante il finale thrilling: con Pairetto che al 50’ prima dà rigore – per fallo di Foulon su El Shaarawy – e poi lo toglie con l’ausilio del Var per fuorigioco di Pellegrini.
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Villar, Pellegrini e Mayoral gli uomini più freschi e di qualità non riescono a garantire giro palla veloce e verticale, per cui il notevole possesso romanista (oltre il 70 per cento) non partorisce nemmeno un’azione che metta seriamente in difficoltà Montipò. La Roma non pressa nemmeno alto e dunque non riesce mai a sorprendere i giallorossi. E non è un caso che il vero primo tiro in porta arrivi dopo oltre mezz’ora (Pellegrini) perché Schiattarella sbaglia un passaggio in uscita.
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Nel primo tempo va più vicino al gol il Benevento che in un paio di situazioni trova spazio in contropiede con Lapadula, ma l’italo-peruviano tira due volte centrale. La ripresa comincia con una discreta azione sull’asse Pellegrini–Mkhitaryan. Poi l’armeno subisce il secondo fallo duro di Glik che viene espulso.
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Per la Roma la strada sembra spianata ma Fonseca non riesce a far ragionare i suoi che si schiacciano tutti in avanti favorendo la difesa 4-4-1 strettissima dei sanniti. E l’ingresso continuo di punte – Dzeko, Pedro, El Shaarawy – complica la manovra che trova qualche sbocco solo a sinistra con le incursioni di Spinazzola. Un salvataggio di Caldirola sulla linea – torre Dzeko, tap in Pellegrini – è l’unica occasione vera. Non basta per vincere.